Coronavirus, il punto della giornata con Regione Lombardia
Tornano anche oggi gli aggiornamenti da Palazzo Lombardia per capire come si sta evolvendo l'emergenza coronavirus nella regione. In collegamento ci saranno l'assessore al Welfare Giulio Gallera, affiancato dai colleghi Fabrizio Sala, Pietro Foroni e Davide Caparini.
Davide Caparini: Chiediamo a tutti voi di continuare a mantenere un comportamento corretto e rispettoso, proteggendo gli altri e se stessi. Usate la mascherina: protegge noi e gli altri. Abbiamo acquistato 611 letti di Terapia intensiva (2,5 milioni di euro), 281 respiratori polmonari che integreranno quelli che la Protezione civile fornirà, 9.441 caschi C-Pap. Serve il supporto dei cittadini: la prima regola fondamentale è rispettare le regole.
Nessun dato sensibile sanitario dei lombardi sarà mai fornito alla Cina, ma resteranno protetti e anonimi. Stiamo acquistando molti lotti di mascherine da distribuire anche nelle farmacie. Ad oggi sono pochissime quelle arrivate dalla Protezione civile nazionale, tra l'altro non consone. Le aziende lombarde stanno collaborando per iniziare la produzione di mascherine, nell'ambito del progetto con il Politecnico di Milano. Per quanto riguarda la stampa 3D, la stiamo usando per supplire alla carenza di pezzi per i macchinari sanitari.
Fabrizio Sala: Grazie alle celle telefoniche, abbiamo un dato che evidenzia un movimento del 42% rispetto a un giorno normale (lunedì era il 43%). Si tratta di un dato molto alto, c'è ancora troppo movimento. Il campione riguarda l'80% dei cittadini, il dato è credibile. Domani inizieremo a fare un'analisi dettagliata dei dati per fascia oraria.
Ricercatori e scienziati stanno studiando il virus, abbiamo pensato di sostenere la scienza e sul sito www.openinnovation.regione.lombardia.it dove apriremo una manifestazione d'interesse rivolta a soggetti disponibili a investire nella ricerca. Si punta allo sviluppo di antivirali e altre terapie, sia per l'epidemia attuale che futura. Si punta anche al miglioramento della diagnostica (tamponi express) e allo sviluppo di strumenti veloci e efficaci per il rilevamento di persone contagiate (applicazioni sul monitoraggio). Non partiamo da zero: il mondo scientifico è già al lavoro.
Giulio Gallera: Regione Lombardia non ha mai avuto intenzione di bloccare l'ospedale da campo di Bergamo, anzi, lo riteniamo un appoggio importante per una città martoriata dal coronavirus. Abbiamo aperto un numero enorme di posti letto, da 724 a 1.250, in Terapia Intensiva (ogni notte arrivano dalla Protezione civile 25 respiratori da distribuire), ma il vero tema è la carenza di personale. Oggi la maggiore criticità è questa. Da lombardi, non facciamo grandi annunci se non siamo sicuri della fattibilità delle cose. Il Presidio medico avanzato sarà fatto, perché abbiamo avuto conferma dell'arrivo di medici dalla Cina, oltre a 53 infermieri e medici cubani che hanno combattuto l'ebola e sanno trattare le malattie infettive e andranno a supporto a Crema.
Pietro Foroni: Grazie ai 7.129 volontari di Protezione civile che lavorano in Lombardia a pieno sostegno del sistema sanitario e delle amministrazioni comunali. In 72 ore le tensostrutture dell'ospedale da campo degli alpini a Bergamo saranno montate. L'ospedale militare fuori dall'ospedale di Crema sarà attivo da sabato: qui lavoreranno i medici in arrivo da Cuba.
Giulio Gallera: I dati sono altalenanti. Il numero dei positivi è 19.884 (+ 2.771), i ricoverati sono 7.387 (cresciuti di 182 unità da ieri), in Terapia intensiva 1.006 persone (+82) e siamo al limite delle nostre capacità. I decessi sono 2.168. Sono numeri gravi e perciò è ancora più importante rispettare le regole, dobbiamo stringere i denti. Nelle province: Brescia 4.246 (+463), Bergamo 4.645 (+340), Como 338 (+52), Crema 2286 (+119), Lecco 530 (+64), Sondrio 155 (+80), Milano 3.278 (+634).
I trasferimenti (oggi 29) sono la chiave della resistenza del sistema sanitario. Stanno arrivando molti specializzandi, grazie per aver scelto di scendere in campo, di cui 122 in Anestesia, 12 in Medicina interna e 11 di Medicina d'urgenza.
Oggi c'è stata una videoconferenza con 68 consoli stranieri e ho chiesto loro di chiedere l'aiuto dei Paesi che rappresentano.
I chilometri difficili sono gli ultimi, non lasciamoci andare psicologicamente: il sacrificio non è sufficiente ma ce la faremo.
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