AiutiAMObrescia sfiora gli 8 milioni: è corsa contro il tempo

La solidarietà più virale del Covid 19: dai 600 mila euro della prima giornata di raccolta si è arrivati vicinissimi agli 8 milioni, a 7.938.027,08 per la precisione, alle 8,24 di questo venerdì.

Un bilancio che si aggiorna di ora in ora. A consistenti voci in entrata corrispondono importanti voci in uscita, perchè questo è un «tesoretto» che va speso, subito e bene, per rispondere alle esigenze di un’emergenza che non concede tempo.

Gli acquisti. Anche ieri il Comitato operativo di AiutiAMObrescia - coordinato dai presidenti dei due enti promotori della raccolta, Alberta Marniga per Fondazione comunità bresciana e Pierpaolo Camadini per il Giornale di Brescia - ha deciso di procedere all’acquisto di attrezzature e strumenti d’emergenza sulla base delle richieste avanzate dai presidi ospedalieri (altre saranno esaminate oggi) e la compatibilità con i tempi di consegna. Al milione e mezzo già impegnato mercoledi, ieri si sono aggiunti ordini per un pari impegno di spesa.

Dunque complessivamente siamo a 3 milioni di euro in ordini effettuati. I bisogni sono tanti e nonostante ci siano le risorse, l’approvvigionamento è una corsa ad ostacoli a causa della complessità del mercato sempre più stretto.

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In caso si voglia mantenere l'anonimato per le pubblicazioni sul Giornale di Brescia aggiungere ANONIMO nella causale. Se si volesse dare un contributo «in memoria di» è necessario fare il bonifico e poi inviare una mail a amministrazione@fondazionebresciana.org. 

La rete. Alle operazioni di acquisto diretto si sono aggiunti ieri anche i contributi alle Asst del Garda, per gli ospedali di Gavardo, Manerbio e Desenzano e della Valle Camonica (per l’ospedale di Esine). In corso di esame anche le richieste dell’Asst di Chiari. Le esigenze sono sempre quelle: ventilatori ed ecografi. Per tutti l’incubo mascherine e dispositivi vari di protezione degli operatori, merce ancora rara, purtroppo.

I volontari. Un capitolo di sostegno a parte è quello riservato ai volontari, che pure sono un anello fondamentale della rete socio-assistenziale della nostra provincia e che garantiscono un apporto indipensabile per i trasporti o l’assistenza ai soggetti con fragilità. Un sistema messo fortemente in crisi per spese straordinarie e carenza di uomini. Ai 200 mila euro già stanziati per le associazioni che operano con il 118 ieri ne sono stati aggiunti altri 300 mila che verranno redistribuiti, si spera, già la prossima settimana, sulla base delle indicazioni di Areu. Il Comitato operativo ieri ha vagliato anche alcune richieste presentate da Anffas-Fobap, che si impegna ad allestire un centro dove ricoverare persone diversamente abili risultate positive al Covid 19, e Casa Ronald, per un supporto integrativo all’assistenza ai bambini gravemente immunodepressi: «anche queste realtà sono fortemente.

Pressing. Composto il piano di spesa, vanno incalzati i fornitori per cercare - laddove è possibile - di abbreviare i tempi di attesa per le consegne. Dalle Cina stanno giungendo attrezzature idonee a far fronte all’emergenza ma non tutte con certificazione riconosciuta e l’ipotesi di un fermo in dogana per le verifiche raggela anche i più fiduciosi.

Intanto la sottoscrizione aiutiAMObrescia» procede: a fianco del tradizionale canale del bonifico bancario UBI banca, Fondazione della Comunità Bresciana ha aperto la raccolta anche attraverso il canale For Funding