Storie

Con Renata Botticini la rivoluzione è poetica in rime baciate

Gianantonio Frosio
La 33enne, che lavora in mensa all’ospedale di Gardone, ha pubblicato la sua prima raccolta
Renata Botticini vive a Montirone: ha scritto un libro di poesie © www.giornaledibrescia.it
Renata Botticini vive a Montirone: ha scritto un libro di poesie © www.giornaledibrescia.it
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Renata Botticini ha scritto «Rime di rivoluzione», un libro di poesie pubblicato da Albatros. Normale per un poeta, meno per una ragazza di 33 anni che vive a Montirone e lavora in mensa all’ospedale di Gardone Valtrompia. A meno che, oltre al fuoco della cucina, dentro di lei non arda anche quello sacro della Musa Calliope. Le poesie sono in rima baciata: alcune di poche righe, altre di intere pagine, ma tutte rigorosamente in rima. Lo è pure la dedica iniziale. Sarà un dono di madre natura, visto che «scrivo in rima da quando sono bambina». C’è chi gioca con le bambole e chi scrive in rima.

La raccolta di poesie di Renata Botticini © www.giornaledibrescia.it
La raccolta di poesie di Renata Botticini © www.giornaledibrescia.it

Il percorso

Renata è tra questi: forse perché di bambole ne ha viste poche. Ha avuto tanti compagni di gioco: non di pezza, ma in carne e ossa. Non si chiamavano Barbie, Cicciobello o Big Jim, ma Francesco, Tiziana, Laura… Bambini e bambine vere che vivevano con lei e suo fratello Giorgio: insieme, nella stessa casa, nella stessa camera, con gli stessi genitori. Un’esperienza unica. Renata ha 7 anni quando suo padre e sua madre decidono di dedicarsi agli altri, aprendo, a Rovato, una casa famiglia per bambini abusati. All’improvviso la dimensione intima si perde: tutto è comunità, condivisione. Certo, è bello avere la casa piena di «fratelli» e «sorelle» con cui giocare, dormire, fare i compiti. Però devi condividere tutto, anche l’amore e le attenzioni. Non sei più il prediletto, ma uno dei tanti.

«Mi sentivo una mezza ombra», confessa Renata, che ha sofferto questo deficit di attenzioni. Una situazione imposta, che s’è presa l’anima di una bambina di 7 anni per riconsegnarla, fortificata dal dolore, a una bambina cresciuta, oramai fatta donna.

Il libro di poesie è lo specchio suo e della sua anima. Vale la pena di leggerlo, perché narra il percorso interiore di una vita particolare. Con filastrocche un po’ rap, Renata racconta (e forse finalmente trova) se stessa. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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