Ciclismo e amore: la nuova vita in Cina del bresciano Nicolas Marini

Certe storie durano lo spazio di un week end, altre vengono troncate da un semplice sms, i veri amori scavalcano i continenti, resistono a tutto, anche a una pandemia. È quanto conferma l’eccezionale esperienza sportiva e umana del ciclista Nicolas Marini, 31 anni, originario di Provaglio, la cui vita è cambiata nel 2019 quando in Cina, dopo una corsa, conobbe la giornalista sportiva Chen Fang Ning. «Venne ad intervistarmi in inglese – ricorda oggi – e lo parlava molto meglio di me. Aveva fatto un master di economia a Los Angeles, io masticavo quello imparato in un istituto professionale». Immediata la scintilla, per trasformarla in passione c’è voluto paradossalmente il Covid. «Rientrai in Italia, si chiusero le frontiere, però non ci siamo mai staccati anche perché avevamo un progetto in comune, quello di formare un team nel suo Paese». E in quegli anni di separazione – quando si vedevano solo grazie a una web cam – i due capirono di non poter fare meno l’uno dell’altro. Così appena è stato possibile Nicolas è corso in Cina a riabbracciare la sua Michelle – come ama chiamarla – e quel sogno è diventato realtà.
Nuova vita
Dal 2023 i due vivono assieme e hanno formato la squadra ciclistica FreeNova-Up Vine, espressione dell’Academy creata da Nicolas che in Cina ora è diventato popolarissimo tanto che i suoi allievi lo chiamano maestro. Spesso corre con loro nelle gare amatoriali e dilettantistiche anche se non si considera più un professionista. «Lo faccio più che altro per trasmettere la mia esperienza». Ciò non gli ha impedito di conquistare nello scorso ottobre due successi nel Tour of Tea Horse Road, manifestazione a tappe che si svolge in Cina.
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Nuova casa
Oggi Marini considera Tianjin – la città di oltre 15 milioni di abitanti dove vive con la compagna – la sua definitiva sistemazione e torna a Provaglio con Michelle solo per riabbracciare i familiari in occasione delle festività natalizie. «Li ha conquistati subito con la sua dolcezza e il suo sorriso. Ha imparato molte parole, apprezza le nostre bellezze artistiche, la cultura e soprattutto il cibo italiano». Ed è stato altrettanto bravo Nicolas a integrarsi in Estremo Oriente, studiandone gli usi e adattandosi a un diverso stile di vita. «Quando si cambia Paese devi comprenderne la mentalità, non puoi pretendere di imporre la tua».
Crescita dei giovani
Filosofia che adotta anche con i suoi ragazzi. «Non erano abituati ad allenamenti più metodici con l’uso del potenziometro quindi vanno avviati alla crescita tecnica per gradi, fino ai 18 anni la priorità giustamente per loro è la scuola. Io mi occupo di quelli più grandi da indirizzare all’agonismo». Per amore e anche per necessità Nicolas ha imparato anche il cinese. «Qui pochi sanno l’inglese e allora non c’è altra via per relazionarsi. Una conversazione riesco a tenerla, quando però si parla di contratti – sorride – meglio se ne occupi Michelle. Senza il suo aiuto e quello della sua famiglia, del resto, nulla sarebbe stato possibile. Sono orgoglioso di quello che abbiamo creato e lo abbiamo fatto tutti insieme».
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Le bici in Cina
Marini comunque non si sente un pioniere. «Il ciclismo in Cina è una realtà da anni, la bici è da sempre il primo mezzo di locomozione per la maggioranza della popolazione, sono in tanti a seguire le principali corse internazionali e hanno anche i loro idoli. Marche e sponsor di grido da tempo si sono avvicinati alla disciplina». Tornare in patria? «L’ambizione è di farlo per motivi professionali e cioè per guidare i miei atleti in una corsa italiana, dove avrebbero l’occasione di imparare moltissimo». E in futuro, chissà, il progetto di formarsi una famiglia: «C’è anche quello ma ora siamo ancora molto concentrati sulla nostra attività professionale, ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da imparare. Non pensavo che in pochi anni la mia vita potesse cambiare radicalmente. E in modo così meraviglioso». Potenza dell’amore, quello vero.
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