CHRISTINE LA MACCHINA INFERNALE

Regia: John Carpenter
Con: Keith Gordon, John Stockwell, Alexandra Paul, Harry Dean Stanton, Kelly Preston
Genere: horror
Distribuzione: Sony/Universal
Sono molti i film tratti da romanzi e racconti di Stephen King, il superprolifico scrittore del Maine maestro indiscusso dell’horror contemporaneo, ma di diverso livello: l’eccellente “Shining” di Kubrick (che però King ha bollato come pessimo), altri ottimi come “Stand by me” e “Carrie, lo sguardo da Satana” (quello di De Palma, non il recente remake), altri di buono e medio livello come “La zona morta”, “Misery” e “Le ali della libertà”, altri ancora – non troppi per fortuna - scarsi come “Unico indizio: la luna piena” e “Pet sematary”. Al novero dei buoni appartiene questo diretto (su commissione, e un poco traspare) nel 1983, stesso anno dell’arrivo del romanzo in libreria, da John Carpenter, non più storia di un mostro umano alla “Halloween” che lo aveva subito fatto proclamare maestro dei cinema horror, ma di una macchina-mostro. Film per la prima volta ora reperibile in blu ray (elevata la qualità audio-video, da elogiare che per la prima volta nelle versioni home video è ripristinato il formato originale 2.35:1 anziché il distorcente 4:3 pan & scan) con un corredo di extra superiore alla norma di altri recuperi in bd della Universwal: il commento di Carpenter e del protagonista Keith Gordon, dietro le quinte e scene eliminate. Complessivamente fedele (anche se non mancano alcune modifiche e soprattutto viene cancellato il personaggio di LeBay, primo proprietario della malefica vettura) alla storia e alla struttura principale del romanzo. Ambientato come in King a fine Anni 70 e con un prologo a fine Anni 50, il film parte con una serie di incidenti, uno fatale, nella catena di montaggio di una fabbrica di Detroit dove si sta allestendo una Plymouth Fury e salta poi al 1978 quando l’auto, scassatissima se non semidistrutta , viene notata nella proprietà di un contadino dallo studente Arnie (Keith Gordon) che l’acquista e prende a ripararla usando pezzi riciclati. Un incontro, quello con l’auto, che cambia la vita di Arnie, che la ribattezza Christine e sino ad allora imbranato vittima di bullismo e sottomesso in famiglia che diventa deciso e violento, litiga con i genitori e la fidanzata (che accusa l’auto di averla quasi uccisa…) mentre la Plymouth stessa si rivela creatura demoniaca, capace di autoripararsi e di uccidere chi la sfregia o attacca Arnie… Il quale un poco alla volta perde la ragione: chi fermerà Christine, sempre che sia possibile? Ancora visibile con piacere. E paura.
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