Storie

CASTELLI DI SABBIA

Regia: Vincente Minnelli
AA

Regia: Vincente Minnelli
Con: Elizabeth Taylor, Richard Burton, Eva Marie Saint, Charles Bronson, Robert Webber 
Genere: drammatico
Distribuzione: Sinister film

castelli di sabbiaNon è stato solo uno dei massimi registi di musical in cui spesso traspose la sua grande passione per la pittura moderna Vincente Minnelli (tra i tanti cito almeno “ Un americano a Parigi” del 1951 premiato con sei Oscar, ma non quello per la regia; lo strepitoso e divenuto simbolo del genere “Spettacolo di varietà” del 1953, “Gigi” del 1958, nove Oscar regista compreso), ma nella sua lunga e brillante carriera si è distinto nel campo della commedia e del melodramma, o melò come la critica li chiamava. E a tale terzo filone appartiene questo film del 1965, il terz’ultimo da lui realizzato, che non è entrato nella storia del cinema per particolari qualità, ma che a suo tempo godette di uno straordinario successo popolare perché schierava la terza volta (insieme ne avrebbero girato dieci), dopo il galeotto (quello che fece nascere l’ardente passione) “Cleopatra” e il dimenticato “International hotel“) la coppia fuori e dentro lo shermo Elizabeth Taylor e Richard Burton.

castelli di sabbia

Da segnalare che alla sceneggiatura di una vicenda romantica e agrodolce, assieme a Michael Wilson, collaborò anche Dalton Trumbo, eccellente scrittore cinematografico la cui carriera, in quanto professo e non pentito comunista fu rovinata dal maccartismo, vicenda ricostruita di recente dal bel film “L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo” di Jay Roach, poco fortunato però in sala e che Fox, con prassi meramente commerciale e già denunciata in questo blog per ora distribuisce solo in dvd, presumibilmente rinviando di qualche mese il blu ray, Torno a “Castelli di sabbia”, in cui Liz, che Minnelli a inizio Anni 50 aveva diretto nel fortunato “Il padre della sposa” e nel sequel “Papà diventa nonno”, entrambi con Spencer Tracy,  è Laura Reynolds, una pittrice dallo spirito molto libero e mamma single, mentre Richard Burton è Edward Hewitt, direttore del collegio di cui Laura si innamora, ma sposato a Claire (Eva Marie Saint, attrice brava e raffinata ma in un ruolo minore). Pittrice, artista anticonformista e vagamente hippy, Laura Reynolds rimasta incinta, rifiuta l'offerta di matrimonio del padre del nascituro e decide di crescere suo figlio da sola. Così, si trasferisce con il piccolo Danny in una spartana casupola situata nel Golfo della California e si rifiuta di mandare il bambino a scuola, insegnandogli lei stessa le prime nozioni scolastiche e curando la sua educazione. Il caso finisce però in tribunale e il giudice incaricato dispone che Danny sia allontanato dalla madre e mandato nel collegio di San Simeon, diretto dal pastore protestante Edward Hewitt, sposato e padre di due gemelli, un uomo che ha abbandonato da tempo gli ideali di gioventù ed è sceso a compromessi con la vita. Quando però lui incontra Laura finisce travolto dal carisma e dalla vitalità di lei e tra i due inizia un'intensa relazione, ma mentre Laura si abbandona al nuovo amore senza sensi di colpa,  Edward giorno dopo giorno si sente sempre più prostrato e distrutto finché, facendosi forza, Edward dà le dimissioni e… Esperienza che assieme al ritorno del bambino ha trasformato Laura in una donna del tutto diversa, più responsabile e matura. Il film non ha una trama troppo credibile, ma ha saputo sfruttare al massimo la popolarità dei due attori aggiungendo pure quel pizzico di autobiografia richiamando la loro appassionante love-story che li aveva portati a divorziare dai rispettivi coniugi e a sposarsi nel 1964.  Vero fiore all’occhiello della pellicola è la colonna sonora di Johnny Mandel: “The shadow of your smile” ha cinto l’Oscar nel 1965 come migliore canzone. In dvd con solo la galleria fotografica  per extra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato