Per Brescia-Cosenza 10mila tifosi al Rigamonti, Gastaldello: «Sarà una finale»
È l’appuntamento più importante. Le speranze salvezza del Brescia passano dal cruciale scontro diretto con il Cosenza, in programma domani pomeriggio al Rigamonti. «Sarà una finale», dice alla vigilia Daniele Gastaldello: «Non dobbiamo pensare che sia una partita già vinta: rispettiamo molto il Cosenza, che nelle ultime sei partite ha ottenuto tre vittorie e tre pareggi, subendo un solo gol».
Mancheranno per squalifica due pezzi da novanta come Pablo Rodriguez ed Emanuele Ndoj, ma il tecnico non sembra preoccupato: «Abbiamo qualche assenza, ma chi è a disposizione proverà a dimostrarmi che le scelte che ho fatto in precedenza erano sbagliate. E poi c’è anche qualche rientro: Galazzi, ad esempio, viene da un infortunio importante, ma negli ultimi giorni si è allenato bene. In quella zona ho abbondanza: non dimentichiamoci di Adryan, Olzer e Niemeijer…».
Gastaldello si aggrappa anche al fattore ambientale: al Rigamonti, domani, sono attese oltre 10mila persone. Tra gli oltre 10.000 spettatori ci saranno anche giocatori, staff e dirigenti della Germani Pallacanestro Brescia invitati in tribuna da Massimo Cellino che ha un legame di amicizia con il patrón della squadra di pallacanestro.
«Ci fa piacere che ci sia entusiasmo, io mi auguro che lo stadio possa essere completamente esaurito. La considero una piccola vittoria: quando un mese fa dicevo che dipendeva tutto da noi, ci credevo davvero». Chiosa finale sul dualismo tra Labojko e Van de Looi, che l’allenatore considera «il simbolo della rinascita»: «Il posto oggi è di Jakub, se l’è meritato, ma l’atteggiamento di Tom è encomiabile. Mihajlovic – racconta con la voce rotta dall’emozione - mi diceva sempre che il giocatore forte è quello che toglie un po’ a sé stesso per dare alla squadra, e questi ragazzi lo stanno facendo».
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