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Bagnolo Mella, Marco Serpelloni re del grest con i suoi disegni

Alessandra Portesani
Il 35enne con sindrome di Down è un «pilastro» del centro estivo. Dall’11 al 15 settembre una mostra con le sue opere durante la festa dell’oratorio
Marco Serpelloni all'esposizione dei suoi disegni per l'ultima serata del grest - © www.giornaledibrescia.it
Marco Serpelloni all'esposizione dei suoi disegni per l'ultima serata del grest - © www.giornaledibrescia.it
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La fantasia, la creatività e la voglia di aiutare il prossimo sono gli elementi distintivi di una mostra a Bagnolo. L’autore è il poliedrico artista Marco Serpelloni, bagnolese di 35 anni con la sindrome di Down. I disegni realizzati da lui per il Grest parrocchiale sono stati esposti pochi giorni fa durante l’ultima serata del centro estivo e potranno essere ammirati anche dall’11 al 15 di settembre durante la festa dell’oratorio. Un piccolo riconoscimento all’assiduo e costante impegno profuso dal giovane per la sua comunità.

In oratorio

Marco, infatti, oltre ad aver sempre presenziato alle stagioni estive del Grest organizzato dall’oratorio, in età più giovane come partecipante e successivamente come animatore, è sempre il primo a dare una mano alla festa della Madonna Della Stella, organizzata annualmente dalla Parrocchia. Ed è, inoltre, tra gli organizzatori delle proiezioni cinematografiche.

«Il nostro caro Marco si definisce "vice capo" - racconta il parroco di Bagnolo Mella, don Faustino Pari -. È un instancabile e affezionato volontario della Parrocchia. Lui lavora nella casa di riposo del paese part-time e tutto il suo tempo libero lo dedica ad aiutare gli altri». Quest’anno il tema del Grest era Robin Hood. Marco si è documentato sulla storia anche facendo razzia di libri in biblioteca. Ha disegnato un’immagine per ogni personaggio e ha progettato la scenografia. I suoi disegni sono stati quindi esposti.

Partecipazione 

«Durante il Grest - spiega il curato, don Giovanni Consolati - ha continuato a dare consigli ai più piccoli. Nelle riunioni tutti gli animatori hanno ascoltato con attenzione le sue parole ed è sempre stato il primo a ballare e a giocare con passione per divertirsi. Per spiegare il suo attaccamento all’oratorio e al Grest basterebbe raccontare che è sempre stato il primo, in tutti questi anni, ad arrivare al mattino presto e l’ultimo ad andare via alla sera quando tutti erano già andati a casa. A lui va il nostro grazie».

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