Andrea Scalavino: «Io come papà e nonno, postini da tre generazioni»

La Redazione Web
Il portalettere di Chiesanuova a Brescia ha seguito le orme del padre e pure quelle del nonno lavorando per Poste italiane: la sua storia, in vista della festa del papà
Andrea e papà Rosario con la divisa e la borsa da portalettere
Andrea e papà Rosario con la divisa e la borsa da portalettere
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Ci sono professioni che diventano parte dell’identità di una famiglia, tramandandosi di generazione in generazione come un’eredità preziosa. E non solo nel caso dell’imprenditoria e delle aziende che passano di padre (o madre) in figlio. È il caso di Andrea Scalavino, portalettere nella zona di Chiesanuova a Brescia, che ha seguito le orme di suo padre e pure quelle di suo nonno, portando avanti un mestiere che per lui è molto più di un semplice lavoro.

Il mestiere del portalettere

Andrea e papà Rosario con la divisa e la borsa da portalettere
Andrea e papà Rosario con la divisa e la borsa da portalettere

Andrea, padre di Mattia e Luca, rispettivamente di 10 e 4 anni, ha sempre vissuto con ammirazione la dedizione con cui suo padre svolgeva il mestiere di portalettere. «Il mio lavoro mi piace moltissimo», racconta Andrea. «Ho sempre visto mio padre farlo con amore e dedizione, e anche io mi ritrovo nei suoi valori ogni giorno». Una passione trasmessa da chi, prima di lui, ha percorso le strade con la divisa di Poste italiane, diventando un punto di riferimento per la comunità. Perché anche il nonno svolgeva proprio questo mestiere.

A sinistra, il nonno di Andrea
A sinistra, il nonno di Andrea

Oggi Andrea lavora nella zona di Chiesanuova e vive il suo ruolo con un forte senso di responsabilità, soprattutto nei confronti delle persone anziane. «Sapere che per loro sono un punto di riferimento, poter aiutarle quando non riescono a fare le scale, ricevere un sorriso in cambio: questi sono i motivi per cui amo il mio lavoro». Un sentimento che rispecchia gli insegnamenti di suo padre, il quale gli ha trasmesso non solo la passione per la professione, ma anche il valore del servizio alla comunità.

Flessibilità e famiglia

Oltre all’aspetto lavorativo, il mestiere di portalettere ha permesso ad Andrea di organizzare al meglio la sua vita familiare. La moglie lavora su turni in un negozio, e il lavoro permette dunque ad Andrea di prendersi cura dei figli nel pomeriggio, accompagnandoli nelle loro attività quotidiane dopo che la moglie li ha portati a scuola al mattino.

Un equilibrio che riflette l’impegno di Poste italiane: l’azienda, come spiega in una nota diffusa in occasione della festa del papà che si celebra il 19 marzo, è impegnata nel supportare la genitorialità e la conciliazione tra vita privata e professionale, promuovendo concretamente la parità di genere e il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, con iniziative che valorizzano il ruolo dei genitori all’interno dell’azienda. Tra queste, il percorso «Lifeed», che aiuta mamme e papà a sviluppare e riconoscere le competenze acquisite attraverso l’esperienza genitoriale, trasferendole anche nel contesto professionale.

Sempre per la festa del papà, Poste italiane ha lanciato una cartolina filatelica speciale dal titolo «Cuore di papà», disponibile negli uffici postali con sportello filatelico e negli Spazi filatelia del territorio nazionale fino al 23 marzo, insieme a un annullo speciale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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