Alla primaria di Remedello l’inclusione si impara con la pet therapy

Giulia Bonardi
Il progetto con Doctor Dog è stato inserito tra le attività di lettura
I cani entreranno in classe alla primaria di Remedello per un progetto di pet therapy
I cani entreranno in classe alla primaria di Remedello per un progetto di pet therapy
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Alla scuola primaria di Remedello «Il mio maestro d’arte scodinzola»: con questo slogan prende il via il progetto di pet therapy che metterà al centro soprattutto l’inclusione sociale e consentirà di apprendere quanto è bello non sentirsi giudicati (e dunque l’importanza di non giudicare), nonché i modi rispettosi di relazionarsi agli animali.

Gli incontri tra i «maestri» scodinzolanti (formati in pet therapy) e gli alunni avverranno nel corso di tutto l’anno scolastico, in maniera cadenzata, e coinvolgeranno tutte le classi. A condurre il progetto saranno gli operatori esperti dell’associazione di promozione sociale «Doctor Dog Pet Therapy», ideatrice dell’attività, che condurranno i «maestri» a quattro zampe in questo percorso educativo.

Rete

«Il mio maestro d’arte scodinzola» è frutto della collaborazione tra l’Amministrazione comunale del sindaco Simone Ferrari, l’Istituto Omnicomprensivo Bonsignori di Remedello e la Bcc Agrobresciano che ha creduto nel progetto tanto da finanziarlo completamente. Significativa è l’origine dell’idea: il racconto di una mamma che ha narrato i benefici della pet therapy all’assessore e vicesindaco Elisa Galuppini, la quale si è mobilitata per rendere accessibile questa preziosa possibilità e concretizzarla.

Detto, fatto

«Una mamma mi ha raccontato i benefici di un’esperienza di pet therapy e così siamo venuti a conoscenza di questo bellissimo progetto di «Doctor Dog», in cui, come Amministrazione comunale, abbiamo subito creduto – racconta Galuppini –. Anche la scuola e il dirigente scolastico Michele Iammarino hanno fatto lo stesso. Così, come Amministrazione, ci siamo mobilitati per cercare un finanziamento, trovando la piena collaborazione della Bcc Agrobresciano che ha deciso di sostenere al completo l’iniziativa e, per questo, la ringraziamo».

Al centro, come dicevamo, «ci sono l’inclusione sociale e le diverse abilità, ma gli obiettivi vanno anche oltre: i bambini attraverso i cani (ma ci saranno anche criceti e coniglietti) potranno sperimentare la bellezza e l’importanza di non essere giudicati, grazie al migliore amico dell’uomo».

Relazioni

Gli studenti faranno inoltre esperienza di «come relazionarsi agli animali, in questo caso a cani che hanno sostenuto un percorso preciso e strutturato di formazione in pet therapy. Il tutto, inoltre, avverrà attraverso attività di lettura – conclude la vicesindaco –. Ringraziamo coloro che hanno reso possibile il progetto, in cui crediamo molto, come del resto crediamo molto al valore dell’inclusione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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