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Alice Marcotulli, magistrato orgoglio del piccolo paese di Mura

Ubaldo Vallini
Due concorsi vinti nell’arco di un anno. Il segreto? «Lavorare duro e in silenzio»
Alice Marcotulli ora è magistrato © www.giornaledibrescia.it
Alice Marcotulli ora è magistrato © www.giornaledibrescia.it
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Il paese sarà pure piccolo, ma le ambizioni no. È così che Alice Marcotulli, di Mura Savallo, è diventata magistrato.

A decretarne il successo le doti intellettive e la perseveranza, che l’hanno portata prima a vincere un concorso per magistrato ordinario indetto nel 2022, poi al bis con ottimi voti anche in quello di magistratura indetto nel 2023. Ma anche un articolo sul Giornale di Brescia.

L’articolo sul GdB

Andiamo con ordine. Nata nel 1988, Alice si è prima diplomata allo Scientifico a Gardone Valtrompia, poi si è laureata in giurisprudenza a Brescia, sempre a pieni voti, nel 2012. Nei due anni successivi tante le esperienze formative e professionali: la Scuola di specializzazione per le professioni legali, la pratica forense, l’esame di abilitazione alla professione di avvocato subito brillantemente superato.

Ma la svolta è avvenuta anche grazie ad un articolo del Giornale di Brescia: «Stavo collaborando con uno studio legale quando ho letto dell’opportunità di partecipare al bando di concorso Sintesi, stipulato tra la Provincia di Brescia e gli Uffici Giudiziari, per svolgere un tirocinio a fianco di un magistrato – ci racconta Alice –. Ho inviato la mia candidatura con l’entusiasmo con cui sempre affronto esperienze nuove. Sono stata assegnata alla Corte d’Appello di Brescia, sezione penale. L’incontro con i magistrati, assistere alle udienze, scrivere bozze di sentenze mi hanno illuminata sulla carriera che volevo intraprendere».

La strada per diventare magistrato è stata lunga, anche perché al tempo di concorsi ne venivano banditi pochi. Dopo anni di blocco partecipa a quello del 2017 per assistenti giudiziari che registra 300mila candidati. Passa e sceglie la corte d’Appello penale di Brescia.

Magistrato «doppio»

Dal 2022 un altro concorso, prima nella graduatoria nazionale, le assegna il ruolo di funzionario presso la Procura Generale. Ora è un magistrato... doppio, avendo vinto ben due concorsi: l’orale del secondo l’ha sostenuto quando ancora non aveva saputo di aver superato lo scritto del primo, così ha deciso di completarli entrambi, su argomenti e con commissioni diverse.

«È stata dura. Ma devo dire che tante persone facevano il tifo per me e mi hanno dato forza. Non le ringrazierò mai abbastanza» ci dice. Il segreto di questo successo? «Lavora duro e in silenzio e lascia che sia il tuo successo a fare rumore. O come dice il mio papà, testa bassa e pedalare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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