Alessandro Curseri, dal Calini alle Olimpiadi di AI in Arabia Saudita

Marco Papetti
Lo studente 18enne è un genio di informatica: con altri tre ragazzi fa parte del team italiano e a settembre sarà a Riyadh per le Iaio
Alessandro Curseri a Londra durante le Olimpiadi europee di informatica
Alessandro Curseri a Londra durante le Olimpiadi europee di informatica
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Sono le prime Olimpiadi dedicate all’Intelligenza artificiale e anche Brescia avrà il suo portabandiera. Si chiama Alessandro Curseri, ha 18 anni, e prima di cominciare il suo ultimo anno al liceo scientifico Calini volerà in Arabia Saudita per rappresentare l’Italia alle Olimpiadi internazionali di intelligenza artificiale (Iaio), a Riyadh dall’8 al 12 settembre.

Medaglia di bronzo a Londra

Un onore che il giovane si è guadagnato grazie alla medaglia di bronzo ottenuta a fine giugno agli Europei di informatica di Londra e una successiva selezione tra gli studenti più meritevoli delle Olimpiadi italiane di informatica. Superata anche questa, è venuta l’ora di preparare le valigie: una settimana e Alessandro sarà in Arabia Saudita a sfidare coetanei da 25 Paesi da tutto il globo, riuniti dalla passione per l’informatica e la tecnologia. Con lui partiranno dall’Italia altri tre studenti, insieme formano il team tricolore a queste singolari Olimpiadi, promosse dall’International Research Centre on Artificial Intelligence (Ircai) sotto l’egida dell’Unesco e dell’International Center for AI Research and Ethics (Icaire). Un appuntamento di grande prestigio, nato come gara tra menti brillanti di tutto il mondo ma anche come occasione di approfondimento sul delicato tema dell’Ai.

I talenti dell’Ai

Scopo dell’Olimpiade, si legge nella presentazione sul sito web, è «scoprire e coltivare giovani talenti nel campo dell’Intelligenza artificiale» e «coltivare una profonda comprensione degli algoritmi di intelligenza artificiale e della loro applicazione nella risoluzione di problemi pratici del mondo reale, integrando considerazioni etiche quali correttezza, trasparenza e responsabilità nello sviluppo dell’Ai».

C’è insomma tanta carne al fuoco, ma per chi vi partecipa è prima di tutto un’occasione unica di arricchimento, di cui è ben consapevole Curseri: «Sono contento di partecipare e di rappresentare l’Italia – commenta –, mi sto preparando ormai da un mese. Senza dubbio sarà una bellissima esperienza anche dal punto di vista culturale e umano, perché partecipano 25 nazioni da tutto il mondo: sarà bello confrontarsi con altri studenti della mia età con la mia stessa passione. Io mi sono impegnato al massimo e spero anche di portare a casa un risultato buono, ma quello senza dubbio viene dopo l’esperienza umana e culturale».

La competizione

Benché divisi per nazione, gli studenti competeranno però singolarmente: «Ci saranno due prove diverse in due giorni differenti, entrambe da cinque ore – spiega lo studente del Calini –. La prima prova sarà scientifica, con domande di teoria sull’Intelligenza artificiale, la seconda sarà invece pratica e dovremo sviluppare un modello di machine learning in grado di studiare dei dati autonomamente e di prevederne di nuovi».

La passione

La passione di Alessandro è l’informatica, da far diventare magari un giorno un lavoro («mi piacerebbe studiare ingegneria informatica», dice), ma anche sull’Intelligenza artificiale potrà dire la sua a Riyadh.

«È una materia che con l’informatica si intreccia in modo stretto, e che rappresenta il futuro. Secondo me bisogna cercare di svilupparla in modo che non sostituisca l’uomo ma lo aiuti, rispetti la privacy di tutti e sia sicura».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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