Ai Disciplini di Orzivecchi arriva la misteriosa Madonna con Bimbo
Il ritrovamento, avvenuto durante i lavori di restauro della chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo a Orzivecchi ha lasciato tutti senza fiato. Infatti, durante la realizzazione del vespaio aerato, grande è stata la sorpresa degli addetti ai lavori quando, dopo pochi colpi di piccone, nella piazzetta retrostante la torre campanaria di epoca ottocentesca, sono apparsi i resti di un edificio religioso risalente almeno all’anno mille, unitamente a un dipinto raffigurante una Madonna con Bambino benedicente attribuita alla scuola di Gentile da Fabriano, curiosamente rinvenuta a testa in giù.
Vicino all’abside
Continuando a scavare nella zona dell’abside di epoca romanica, circondata da molti resti dal vecchio cimitero, è emersa un’antica costruzione, successivamente rimaneggiata e ingrandita per fare spazio alle aumentate esigenze religiose della comunità orceana, che nel 1430 aveva visto i Conti Martinengo Cesaresco insediarsi come feudatari e protettori del borgo.
Come ha spiegato Giuseppe Busetti, presidente dell’Associazione Amici della Disciplina di Orzivecchi: «La dimensione del massello, il suo peso specifico e la posizione in cui è stato adagiato, rendono impossibile credere che il medesimo sia caduto accidentalmente. La volontà di collocare l’affresco in quel punto ed in quella posizione lascia ampio margine alle interpretazioni più svariate: forse la Vergine è collocata a testa in giù come protettrice delle anime sepolte in quel luogo, oppure, se la cappella fu pensata sin dall’inizio dedicata al culto di San Pietro, essa fa da tramite tra i rinchiusi sotto terra e il Divino, anticipando il culto della Vergine Ausiliatrice? Quale che sia la ragione che ha spinto ad una tale scelta, sicuramente non è stato un gesto di sfregio alla religione o al culto della Vergine, vista la cura con cui è stata posizionata in sede e l’integrità dell’immagine stessa».
Dopo l’autorizzazione della Soprintendenza, pervenuta lo scorso 15 febbraio, il massello con l’affresco della prima metà del XV secolo, ripulito e sottoposto a interventi di consolidamento, è stato trasportato nella chiesa dei Disciplini.
«Il massello affrescato è risultato essere il frammento di una lesena. A breve, in accordo con la Soprintendenza si procederà con il restauro e la definitiva collocazione ancora da individuare - ha concluso Busetti -. L’alta qualità dell’affresco fa pensare a un artista di grande calibro, legato alla corrente del Gotico internazionale, che in quegli anni vedeva a Brescia (tra il 1414 e il 1419) in Gentile da Fabriano uno dei suoi massimi esponenti, chiamato da Pandolfo Malatesta a realizzare la cappella di San Giorgio o cappella palatina del Broletto».
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