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Week end alla finestra per il Brescia col centrocampo a metà

Mazzitelli e Salifu in forse, Martinelli squalificato: il Brescia ha problemi sulla mediana in vista della sfida di lunedì con l'Ascoli
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Non si è affievolita, anzi, s’è inasprita. Perché spesso, quando piove, piove sul bagnato. Stiamo parlando dell’emergenza del centrocampo del Brescia in vista della sfida di lunedì contro l’Ascoli, al Rigamonti.

Con la seconda delle due giornate di squalifica rimediate da Martinelli con il cartellino rosso sventolatogli sotto il naso da Maresca nel match con il Livorno, la linea mediana delle rondinelle era già in sofferenza. Una sofferenza che, nelle ultime ore, è diventata un allarme, se non addirittura una vera e propria emergenza. 

Il terreno sintetico del comunale di Chiavari, dove si è svolta l’amichevole tra l’Under 21 e la B Italia lo scorso mercoledì, ha dato, seppur a scopo ritardato, gli strascichi temuti: Luca Mazzitelli, dopo essere uscito anzitempo nella seduta di giovedì pomeriggio (la prima dopo il rientro dalla Liguria con i compagni di Nazionale) per un affaticamento, ha passato la sessione di ieri in palestra. Il fastidio muscolare, probabilmente dovuto alla durezza del fondo dell’erba artificiale dove gioca la Virtus Entella, è aumentato costringendo il ventenne romano ad un lavoro tra gli attrezzi. Fastidio che potrebbe risolversi nelle prossime ore, ma non v’è certezza. Tra l’altro, anche il nuovo arrivo Salifu, è rimasto confinato in un lavoro fuori dal campo per problemi di affaticamento e quindi anche la sua eventuale candidatura per una maglia da titolare contro l’Ascoli diventa a rischio. 

Mister Boscaglia resta così, al momento, con solo due elementi di ruolo, Dall’Oglio e il giovane Mangraviti che, nell’allenamento di ieri pomeriggio, ha provato in coppia sulla mediana, dovendo fare di necessità virtù. Mai come in questo momento, il tecnico siciliano si aspetta un grosso aiuto dagli esterni, da sempre punto di forza di questa squadra e, ultimamente, in ribasso nelle quotazioni per quanto fatto (deliziosamente) vedere nel girone d’andata. 

A cominciare da Carlos Embalo. Lo Speedy González della Guinea Bissau è stato spesso una vera e propria spina nel fianco per tutte le difese avversarie con la sua rapidità, la sua imprevedibilità, i suoi assist a raffica. Una spinta che è diventata un po’ più confusa e ad intermittenza nelle ultime uscite, con qualche disubbidienza tattica che ha fatto arrabbiare Boscaglia, poco propenso ad accettare iniziative personali fini a se stesse. Così, dopo averlo «punito» già un paio di volte nel girone d’andata, facendolo partire dalla panchina, il mister biancazzurro ha ripetuto la stessa scelta anche nell’ultima uscita al Piola di Vercelli, preferendogli dal primo minuto Marsura. Boscaglia però sa che il Brescia senza il miglior Embalo perde parecchio e sta quindi cercando di riportarlo sui suoi livelli per ritrovare quella fluidità di manovra perduta: il tecnico chiede soprattutto a Carlos una maggiore copertura in fase di non possesso e le strigliate di questi giorni durante le sedute di allenamento sono chiare e mirate, con la richiesta continua di un più veloce rientro in copertura. 

Una richiesta rivolta anche al dirimpettaio di ruolo Kupisz. Il polacco dai quattro polmoni pare avere, come Embalo, l’indicatore dell’aria che guarda più verso la sinistra del manometro, sempre rapportando le sue corse a quelle instancabili e infermabili offerte prima del giro di boa. 

Anche per lui, è assolutamente comprensibile un calo da ricarica, ma urge che Tomasz torni il prima possibile sui suoi eccellenti standard. A differenza di Carlos, ha un’attitudine più spiccata all’adattamento a partire da dietro, tanto che Boscaglia l’ha già posizionato in corsa, in caso di necessità, sulla destra della linea difensiva. Entrambi, sono comunque attesi al pronto riscatto con l’Ascoli perché è su quelle fasce che è stato scelto di puntare per lo sviluppo ottimale del gioco delle rondinelle.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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