Volley

Valsabbina: retrocessione amara ma subito grandi soddisfazioni

Il sestetto di Beltrami somma buoni risultati in A2 al cammino in Coppa Italia
La Valsabbina in campo - Foto New Reporter Grechi © www.giornaledibrescia.it
La Valsabbina in campo - Foto New Reporter Grechi © www.giornaledibrescia.it
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Un 2021 in parte da dimenticare per la Banca Valsabbina Millenium Brescia, tra la retrocessione dalla A1 nel terzo anno nella massima serie (chiuso all’ultimo posto con 17 punti) e un inizio scoppiettante in A2 oltre all’ottimo cammino in Coppa Italia.

Il 2020 si era chiuso con l’addio di Decortes, il secondo opposto, che costringe la società a trovare una soluzione nel mercato invernale. Arriva Saskia Hippe che prova ad inserirsi nel gruppo, ma con grande difficoltà. Il 2021 si apre con la dirigenza che prende una decisione difficile: via coach Enrico Mazzola sostituito da Stefano Micoli. La stagione, però, non si raddrizza e termina con 21 sconfitte, 13 tiebreak su 13 persi e la retrocessione, inevitabile visto il cammino, in serie A2

Incertezza

Coach Enrico Mazzola, esonerato - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Coach Enrico Mazzola, esonerato - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it

La dirigenza smantella la squadra, salutando anche Veglia e Parlangeli e costruendo un roster, guidato da coach Alessandro Beltrami, che possa giocarsela sia in A1 sia in A2, visto che la questione ripescaggi resta aperta per parecchio tempo. La sicurezza di non essere ancora nella massima serie, malgrado la retrocessione sul campo, arriva poi quando Bergamo e Monza smentiscono di non volersi iscrivere al campionato.

La Valsabbina quindi comincia la stagione in serie A2 e conquista subito belle vittorie chiudendo l’anno nei primi posti della classifica con 24 punti, frutto di nove vittorie e due sole sconfitte, e il passaggio alla semifinale di Coppa Italia. Nota dolente l’infortunio di Alice Tanase che chiude la stagione con molti mesi d’anticipo. Lo sguardo adesso è ad un 2022 che potrebbe regalare al sestetto bresciano nuove e grandi soddisfazioni.

Il dirigente

Il general manager Emanuele Catania - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
Il general manager Emanuele Catania - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it

Un anno difficile e pieno di complicazioni. Il Covid che impedisce una stagione normale e un gruppo che per la prima volta la società bresciana assembla male. «Sicuramente - ammette il general manager Emanuele Catania - il gruppo non ha reso come ci aspettavamo, ma sono stati un insieme di fattori a condannarci. Sappiamo che con i nostri budget salvarsi non è facile nè scontato: la serie A1 italiana è il campionato più importante al mondo e una società piccola come noi si mette in gioco: può andare bene ma può anche andare male. I primi due anni, infatti, sono stati ricchi di soddisfazioni».

Poca affinità in campo e i vari infortuni hanno condannato la Millenium alla retrocessione: «Il gruppo non ha mai ingranato - continua il gm - ma credo che la responsabilità sia da dividere anche con la dirigenza. Coach Mazzola non aveva più il polso della situazione, molte ragazze non lo seguivano e noi abbiamo procrastinato una decisione che forse era da prendere prima. Poi il Covid non ha aiutato e nemmeno perdere per due mesi capitan Veglia. Abbiamo comunque lottato fino all’ultimo: siamo retrocessi alla penultima giornata, non abbiamo fatto figuracce insomma».

Una stagione così compromessa che, appunto, non si sistema nemmeno quando la dirigenza, con molto dispiacere, esonera coach Mazzola: «È stato un gesto difficile da fare, ma necessario. Abbiamo lavorato per sei stagioni con lui rinnovando ogni anno la fiducia alla persona e al suo lavoro. L’anno scorso, però, la situazione era davvero ingestibile, siamo stati costretti a esonerarlo».

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