Valsabbina, doppio conto in sospeso: «Sfatiamo tabù Coppa Italia»
Cento giorni. Sono i giorni che separano, o uniscono, due date: il 6 gennaio e il 16 aprile. E queste due date si riferiscono alla finale di Coppa Italia di volley femminile di serie A2. La Banca Valsabbina e Marignano avrebbero dovuto disputare la gara valida per il trofeo il 6 di gennaio a Roma, ma il Covid lo aveva impedito. Così, la Lega ha riprogrammato, non senza qualche difficoltà, a causa di un calendario molto fitto, il big match per questo dopodomani, sabato 16 aprile, nel palazzetto di Villafranca, in provincia di Verona.
Le parole
«Per prima cosa - ha affermato il presidente della Lega Mauro Fabris durante la conferenza di presentazione dell’appuntamento - voglio sottolineare ancora una volta la grande sportività di Brescia. Che avrebbe potuto vincere a tavolino la finale, vista l’indisponibilità di Marignano, ma ha voluto giocarsi il trofeo sul campo. Sarà così un grande appuntamento per il nostro movimento, che ritrova anche la capienza massima dei palazzetti». La venticinquesima finale, quindi, si disputerà sabato alle 18, al Belladelli Forum di Villafranca, e sarà un appuntamento al quale entrambe le squadre arriveranno con grandi motivazioni.
Marignano (club della provincia di Rimini), che ha perso ai play off ed è escluso così dalla lotta alla promozione, arriverà a Villafranca con la determinazione di chi non ha più nulla da perdere. E lo farà con la presenza di Serena Ortolani, che torna in campo dopo qualche mese sabbatico. «Siamo felici di ritrovarla - ha commentato Sara Ceron, capitano di Marignano -, per noi la sua presenza sarà importante. Brescia è una squadra molto completa in tutti i reparti e molto competitiva. Dovremo stare attente ed esprimerci al meglio cercando di arginarle in tutti i fondamentali». Dall’altra parte la Valsabbina arriverà alla finale dopo la delusione della sconfitta allo spareggio Promozione. «Il colpo da incassare è stato pesante, perché naturalmente credevamo alla promozione diretta - ha ammesso coach Alessandro Beltrami -, ma già il giorno dopo eravamo in palestra ad allenarci. Era giusto chiudere il primo cerchio così, buttando fuori tutta la rabbia. Io ho giocato tante finali di Coppa e non ne ho mai vinta una, spero sia la volta buona».
Parallelismi
Questo accomuna il coach alla sua capitano, Marika Bianchini. «Ho giocato due finali di Coppa Italia e le ho perse entrambe - ha raccontato l’attaccante -. Voglio che questa sia l’occasione giusta per me e per la società che merita questo trofeo. Per vincere dovremo giocare tutte insieme, abbiamo bisogno di essere tutte al 100% e lo saremo. Ortolani? Sono davvero felice di rivederla in campo, l’ho avuta come compagna e giocare contro di lei è sempre molto stimolante. Loro hanno voglia di riscatto, ma anche noi abbiamo una grandissima motivazione, soprattutto dopo la sconfitta contro Pinerolo».
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