L’Italvolley di Anna Danesi nella storia: è medaglia d’oro
Siamo Leggenda. Un’Italia monumentale rende piccoli piccoli gli Stati Uniti e vince il suo primo oro olimpico. La capitana Anna Danesi e compagne conquistano l'ennesimo 3-0 del torneo (solo un set lasciato per strada) e scrivono indelebilmente il loro nome nel libro delle imprese. Muro e difesa azzurri si confermano eccellenti, l'attacco non ha mezzo terminale che non sia implacabile, la ricezione è solida, ma è tutto quanto a funzionare. Il tabù dell’oro mai conquistato dalla pallavolo italiana è sfatao e Julio Velasco chiude definitivamente il cerchio di una carriera straordinaria.
Si è chiuso con un finale da favola il torneo che ha visto la bresciana protagonista indiscussa. «Indubbiamente - aveva detto la capitana Anna Danesi alla vigilia della partita della vita - la gioia è tantissima. Già aver raggiunto la finale è un grande traguardo: abbiamo scritto un pezzo di storia e adesso vogliamo scrivere la parte finale, con la speranza che si concluda come la più bella delle fiabe».
Questa per Roncadelle è la terza medaglia d’oro di queste Olimpiadi, dopo quelle di Alice Bellandi e Giovanni De Gennaro. Si tratta, di fatto, di un tre su tre, visto che la canoista Stefanie Horn – inizialmente conteggiata come roncadellese di adozione – si è dichiarata ormai cittadina di Ivrea. Il paese bresciano, 9mila abitanti e tre atleti olimpici, vanta più ori di Stati come Arzerbaigian, Cuba e Croazia.
La partita
Avvio di primo set indemoniato per le nostre. Il muro prende subito le misure dell'attacco americano, quello italiano spinge a chiudere le azioni innescate da un lungo turno al servizio di Danesi e l'allarme scatta nella metà campo avversaria, con coach Kiraly che chiama il tempo, non una ma due volte, prima sul 5-1 azzurro, poi sul 13-6. La nazionale a stelle e strisce prova a ripartire, ma per un po' si ritrova ancora distante perché davanti a una ligne Maginot che, con Danesi, Egonu, Fahr stoppa tutte le traiettorie, e l'Italia va sul 18-13. A questa altezza, gli Stati Uniti trovano un break di due punti, così è il ct Velasco ad appellarsi al time out per non correre troppi rischi e la mossa funziona: le nostre si reinnescano subito e sgombrano il campo da tentennamenti, un primo tempo di Anna Danesi dà la prima palla set, poi annullata, Egonu concretizza la seconda, e l'1-0 matura con il parziale di 25-19.
Quello che segue si apre con un doppio punto americano, le azzurre lo annullano, si esaltano nello spalla a spalla che segue, poi Danesi, con la stampata del 10-8, e il primo tempo di classe del 11-9, dà la spinta per partire. Le compagne la seguono e, nonostante il ct avversario provi a stopparle fermando il gioco, prendono strada 16-12. Poi, con una concentrazione e una forza del collettivo magistrale, fanno scudo alle fiammate Usa, e potendo contare su tutti terminali offensivi efficacissimi scappano 21-16 e obbligano al secondo tempo avversario. Tutto inutile, quella in campo, da Sylla, Orro, De Gennaro, a Bosetti, Fahr, Danesi ed Egonu, passando per Cambi e Antropa che alimentano un ottimo doppio cambio, è un'Italia stellare che si prende anche il 2-0, 25-20.
Cambia ancora le pedine la formazione americana in avvio di terzo parziale, ma non cambia la musica. La sinfonia italiana è condotta da elementi che suonano all'unisono, che superano l'iniziale alternanza ai punti mandando al servizio, sul 6-6, una Orro che, con tre ace e battute incendiarie manda in tilt le statunitensi, nel mezzo Danesi alza il muro-punto per l'8-6, poi con le compagne spinge (13-8, 17-12). Le avversarie cercano di fare appello alle energie per provare a riaprirla, 15-11 e tempo Italia, tuttavia le azzurre sono monumentali, neppure il tempo di rendersene conto e sono già sul 22-15, poi Danesi piazza il muro del match point, che un attacco out americano concretizza. È 3-0, è oro olimpico, è festa tricolore.
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