Consoli, la parola chiave rimane concentrazione

«Dice il saggio: tutto è bene ciò che finisce bene». Non c’è bambino degli anni Settanta che non ricordi questa massima dei fumetti dell’investigatore Nick Carter. A dirla, al termine di un’indagine andata a buon fine, era Ten, l’aiutante cinese dell’investigatore, che insieme al gigantesco Patsy erano i protagonisti delle avventure.

Portandolo ai nostri giorni e adattandolo alla pallavolo, alla Consoli Sferc Centrale Brescia è andata bene, proprio perché è finita bene.

Il cammino

Domenica scorsa, nella gara di andata della semifinale play off di A2 maschile verso la promozione in SuperLega, Brescia ha regolato al tie break l’Emma Villas Siena.

La sconfitta sarebbe stata una beffa assoluta, non tanto perché i toscani avrebbe vinto avendo meno meriti, facendo un bilancio generale di gara -1. In una semifinale di una qualunque competizione, chi vince ha sempre dei pregi e non può avvalersi solo della fortuna. La Consoli però ha perso due set pur giocando meglio in campo, ma anche sul tabellino delle statistiche. Il primo parziale è stato emblematico: Brescia attacca meglio (56% contro 36%), riceve meglio (50% contro 35%), al centro Tondo e Erati sono strabordanti, batte in modo aggressivo e regala spettacolo al numeroso pubblico. Eppure perde il set 25-23.

Aspetti importanti

Nel secondo e nel terzo parziale c’è una sola squadra in campo, perché i tucani confermano le statistiche del primo set. Il quarto parziale sembra una passerella, con la Consoli avanti 17-12 in procinto di archiviare la pratica.

Invece Siena ha un sussulto nel finale con una filotto di battute micidiali di Nelli. Si va al tie break. E notoriamente il quinto set è di fatto una lotteria, dalla quale esce vincente la squadra che alla fine merita di più. E il sestetto di Roberto Zambonardi compie così un importante passo avanti verso la finale.

Futuro

Tuttavia nulla è ancora scritto. Il percorso è ricco di incognite a partire dalla difficilissima gara di ritorno in programma domenica 13 in terra toscana (con fischio d’inizio alle 18). La partita del San Filippo ha infatti certificato che Siena è un avversario temibile, al di là della classifica con cui ha chiuso la stagione regolare. Non a caso prima della sconfitta con i bresciani era reduce da dieci vittorie consecutive.

«Sarà una sfida avvincente ed emozionante – sancisce Roberto Zambonardi –. Andiamo in Toscana con la consapevolezza che una eventuale sconfitta ci riporterebbe a giocare la “bella” davanti al nostro pubblico. Questo può essere un vantaggio da un punto di vista mentale e della tenuta dei nervi. Ma allo stesso tempo non ci deve far rilassare troppo, perché incorreremmo in una giornata difficile. Quello che è certo è la bontà del lavoro che stiamo svolgendo in queste settimane. La squadra sta bene, il rientro di Tiberti per noi è una garanzia. Tuttavia la gara di ritorno a Siena dovrà essere affrontata con le giuste motivazioni, perché solo così una squadra può ambire alla promozione in SuperLega».