Consoli perde il derby, ma i play off sono comunque realtà
McDonald’s Centrale Brescia va ai play off con una giornata d’anticipo nonostante la sconfitta casalinga con la capolista Agnelli Tipiesse Bergamo per 3-0. La contemporanea vittoria di Cantù al tie break sul campo di Siena, apre all’Atlantide le porte verso il cammino che porta in Superlega.
I canturini saranno i prossimi avversari della Consoli nell’ultimo turno della regular season, ma anche in caso di vittoria da 3 punti riuscirebbero solo ad agganciare l’Atlantide a quota 31 (con anche i successi complessivi in parità a 11). A fare la differenza a favore di Brescia è il quoziente set, che premia aritmeticamente la squadra di Roberto Zambonardi. Attualmente la Consoli vanta un quoziente set di 0,92: ammettendo che Cantù vinca per 3-0 lo scontro diretto, arriverebbe al massimo a 0,76.
Così ieri
Diventa quindi ininfluente la battuta d’arresto casalinga con l’Agnelli, al termine di una sfida combattuta, nella quale è mancata la giusta aggressività nei momenti topici dei singoli parziali. Il tecnico bresciano Zambonardi deve rinunciare allo schiacciatore Galliani, colpito da un attacco influenzale, sostituito da Mazzone. I bresciani si trovano a fronteggiare un insolito problema: i successi dell’ultimo mese sono il frutto dell’ottima fase di cambio palla, accompagnata da un solida ricezione.
Contro Bergamo manca proprio la continuità di punti sulla battuta avversaria, tanto che gli attaccanti biancazzurri passano con il 41% di positività (contro ad esempio il 54% degli avversari). Sin da subito balza agli occhi come il tecnico Grazioli abbia impostato la partita con l’intento di contenere Bisi e Cisolla, marcati a vista dal muro e della difesa bergamasca. Di questa scelta tattica, ne avrebbero potuto giovare i centrali Esposito e Patriarca. Ma i possibili benefici non si sono visti, soprattutto perché la ricezione di Brescia (47% di positività) non ha permesso al palleggiatore Tiberti di impostare diversamente le scelte offensive. Si aggiunga a ciò, il problematico inizio di partita (7-14 e 10-16).
Le difficoltà in attacco vengono mitigate dall’aggressività al servizio di Patriarca, Bisi e Cisolla, tanto da riuscire a portarsi avanti 23-22. Ma ai vantaggio è l’Agnelli a centrare il successo (24-26). Nel secondo set Brescia si ritrova nuovamente ad inseguire da lontano (9-16), ma senza riuscire nel recupero (19-25). Nonostante ci sia meno divario nel terzo parziale, giocato punto a punto, Bergamo è sempre avanti di qualche lunghezza e fa sua la sfida.
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