Consoli: il sogno Superlega cullato e sfuggito solo all’ultimo
La Consoli McDonald’s Centrale Brescia chiude il 2021 con straordinari ricordi, che possono essere da stimolo per il futuro.
La prima parte del 2021 coincide con l’obiettivo di approdare ai play off per la Superlega. I bresciani navigano costantemente tra il settimo e il nono posto. Alla fine viene raggiunto l’ottavo, grazie alla vittoria all’ultima giornata della regular season (21 marzo), sul campo di Cantù per 3-1.
Cammino
Tre punti fondamentali che permettono a Tiberti e compagni di precedere di 2 lunghezze Castellana Grotte. Ma il traguardo raggiunto non ferma le ambizioni bresciane. Nel primo turno degli spareggi, i Tucani si sbarazzano in due partite proprio di Castellana (3-0, 3-1). Nei quarti di finale in molti danno per spacciati i bresciani, opposti alla capolista Bergamo, e favoritissima alla promozione. L’eliminazione è vicina dopo la sconfitta in gara-1. Ma al San Filippo (14 aprile), la Consoli si impone 3-1 e costringe gli orobici a gara-3.
Trascinati da uno scatenato Bisi (27 punti) arriva il successo al tie break, che porta l’Atlantide in semifinale. Neppure Siena arresta il cammino dei bresciani che volano in finale dopo 4 gare tiratissime. Solo Taranto spezza il sogno dei ragazzi di Roberto Zambonardi, vincendo 3 partite di fila e salendo in A1. Ma per Brescia è stata una cavalcata storica. Proprio da lì riparte la stagione 21/22.
Alti e bassi
Da ottobre ad oggi, l’Atlantide ha avuto un percorso altalenante che al termine del girone d’andata la pone nel limbo, fuori dalla zona play off e con qualche lunghezza di vantaggio sulla zona retrocessione. L’ambizione però resta la stessa di un anno fa: raggiungere i play off anche grazie al ritorno di Bisi.
Aver accarezzato la promozione in Superlega, nella prima parte del 2021, è stata più una gioia o una delusione? L’idea di Roberto Zambonardi è semplice: «A caldo, dopo le partite di finale con Taranto, tutti noi abbiamo avuto un po’ di rammarico. Abbiamo pensato a cosa avremmo potuto fare per scrivere un finale diverso. Ma già nei giorni successivi, a mente lucida, a partire dallo staff tecnico, ai giocatori, ma sono sicuro anche nei tifosi, è prevalsa la soddisfazione dell’impresa compiuta».
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Lo dice senza rammarico il tecnico dei Tucani: «Abbiamo dimostrato sul campo di essere una squadra competitiva. Altrimenti non si spiega il fatto di aver eliminato due corazzate come Bergamo e Siena. E ricordo che in quei giorni ci siamo allenati con grande spensieratezza. Perché per noi era un premio essere arrivati sino lì. E proprio questo credo sia stata la nostra forza. Non aver pressioni ci ha permesso di far valere al meglio le nostre potenzialità».
Poi però con Taranto il sogno svanisce: «Siamo arrivati a quell’appuntamento un po’ scarichi mentalmente. La prima partita è finita al tie break e avremmo potuto vincerla. Fosse accaduto chissà come sarebbe proseguita la serie. Ma non ci sono recriminazioni». Anche perché nella seconda metà del 2021 una nuova stagione ha impegnato la compagine bresciana: «Infatti, il ricordo dell’annata precedente, è da stimolo per fare altrettanto bene in questo campionato. Per il momento abbiamo un rendimento non sempre impeccabile. Ma nel girone di ritorno daremo il massimo per provare a tornare in zona play off. Non sarà comunque facile».
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