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Volevamo cambiare Balotelli

Non sappiamo ancora come andrà a finire, ma sappiamo che comunque tra Balotelli e il Brescia è finita
Mario Balotelli su Instagram
Mario Balotelli su Instagram
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Non sappiamo ancora come andrà a finire, ma sappiamo che comunque è finita. E a prescindere da chi vedrà prevalere le proprie ragioni in tribunale - il Brescia o Mario Balotelli? - come quando c’è un divorzio burrascoso, è sempre un fallimento per tutti. Il pregresso, tutto quanto c’è stato prima del Brescia, parla contro Balotelli. Naturalmente chi sarà chiamato ad arbitrare la causa tra il club e Balo non dovrà farsi condizionare dai pregiudizi. Possibile? Beh, sì.

In fondo nell’agosto scorso alla maggior parte dei tifosi del Brescia dei precedenti negativi nella carriera di Mario non era importato nulla. Potere del fascino che Balo esercita nonostante tutto e nonostante tutti i giudizi sfavorevoli su di lui. Forse, a questo punto non resta che pensare che tutti coloro che entrano in contatto con lui finiscano preda della cosiddetta «sindrome da crocerossina». Quella che si impadronisce di te quando ti innamori del bello e dannato (vale comunque tutto anche declinato al femminile) di turno dal quale le amiche ti mettono in guardia. Ma tu: «Io sono diversa, io lo cambierò». E immancabilmente va a finire che soffri. Che ti ritrovi deluso, tradito, avvilito. Come ci sentiamo noi dell’esercito di quelli che volevano cambiare Mario.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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