Venticinque anni fa il trionfo del Brescia a Wembley
Tanti, tantissimi erano a Londra. Un esodo. Molti, moltissimi, restarono attaccati alla radiolina. Tutti esultarono al 19’ della ripresa, quando Ambrosetti trafisse Cherry per il gol vittoria. Venti marzo 1994, venti marzo 2019: 25 anni fa il Brescia ha costruito un pezzo della sua storia ultracentenaria. Vittoria per 1-0 sul Notts County a Wembley e conquista del del trofeo Anglo Italiano.
Tre i bresciani «purosangue» in campo quella domenica: Stefano Bonometti con la fascia da capitano al braccio, Beppe Baronchelli e Marco Piovanelli. «L’orgoglio non è stato solo quello di aver vinto e di aver alzato la coppa per primo - dice Bonometti - ma anche avere tre bresciani in campo. I ricordi sono vivi come allora e le sensazioni pure».
«Di quell’avventura - rivela Piovanelli - ho ancora tutte le maglie delle squadre affrontate. Non di un avversario però, ma dei tifosi. Finita la partita in trasferta, infatti, io ed altri andavamo spesso al pub vicino allo stadio e lì chiacchieravamo coi tifosi avversari. Io portavo sempre la mia maglia e la scambiavo con uno di loro». «Per me l’Anglo Italiano, Wembley, significa pensare a don Angelo, allora parroco di Casaglia - dice Baronchelli -. All’epoca aveva 68 anni, io ed altri gli organizzammo la trasferta a Londra. Oggi ne ha 93 e ogni volta che mi vede sorride e mi dice: "Beppe, ti ricordi quando mi avete portato a Wembley?". E per me è una gioia».
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