Vela

Vela, tempo di anniversari sul Garda: oltre 90 anni di regate

Quest'estate si ricorderanno i 92 anni della prima regata dei Bragozzi e le 72 edizioni della Centomiglia
Porto Garignano 1955
Porto Garignano 1955
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Il lago di Garda, oggi stadio della vela, luogo di culto per questo sport, frequentato dai migliori timonieri del mondo, taglierà il prestigioso traguardo dei 94 anni della prima regata in assoluto, dei 72 anni della prima sfida velica della Centomiglia, il suo giro del lago, che si presenterà con una nuova formula, due tappe per due giornate il 3 e 4 settembre, già il giorno precedente con la versione Junior della Centomiglia per le derive ed i velisti Under 19  Il tutto sotto l'egida di Federazione Italiana Vela. Il 10 e 11 settembre sarà poi la volta della grande festa della Childrenwindcup, 16a edizione con i piccoli di Abe (Associazione Bambino Emopatico) dell'Ospedale dei Bambini di Brescia e un'altra grande sfida velica, ancora in fase di elaborazione.

In tutte queste giornate il gran pavese sarà issato sull'albero del veliero «Galeotto», quella barca, che vinse nel lontano 1930, la seconda regata dei Bragozzi, la prima aperta alle barche non da lavoro, come venne classificato allora il “Cutter” gardesano-trentino. Il destino, ma qui è il caso di parlare di passione pura, ha voluto che questa barca classica sia finita dagli anni ’80 nei porti di partenza della Centomiglia, a Bogliaco di Gargnano.

La prima sfida velica, della storia lacustre, si corse – in verità – nell’estate del 1929 a Riva del Garda. Era la “Regata dei Bragozzi”, gli scafi a vela da trasporto. In quell’occasione vinse, nella categoria fino a 30 tonnellate, la «Genova», scafo armato dalla famiglia gargnanese dei Braghieri, che poi fu il primo battello «appoggio» alla Centomiglia del ’51. Successivamente la «Genova» venne ribattezzata «Marola», e armata dall’attore Fabio Testi. La gara dei Barconi si disputò nuovamente nel 1930. In quell’occasione esordì e vinse tra le vele “non da lavoro” proprio il “Galeotto”. Questa imbarcazione, un gozzo a vela che ancora veleggia sul Benàco, è il testimone di una lunga ed infinita storia.

Il Cutter con Ferdinando d'Aburo

In origine era il Cutter austriaco “Sirius”, poi recuperato dal fondo lago (gli austriaci non volevano che finisse in mani italiane) venne ribattezzato “Galeotto”. Tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900 a bordo di “Sirius” navigarono, tra gli altri, l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, il cui assassinio (Sarajevo 1914) fu la causa dello scoppio della prima guerra Mondiale. Alcune foto del 1910 mostrano l’Arciduca mentre sale a bordo a Riva delGarda. Il “Galeotto” fu, per anni, la prima ammiraglia di una piccola flotta della Canottieri S.S. Benacense, quella che poi divenne la Fraglia della Vela di Riva. In tempi più recenti vi salirono grandi skipper del trentino, tra loro l’ammiraglio Luciano Dassatti, già comandante generale della Guardia Costiera Italiana.

Oggi il “Galeotto” è la barca Vip delle regate del Circolo Vela Gargnano grazie alla passione dei fratelli Luciano e Lorenzo Magrograssi di Villa di Gargnano, due velisti di grande valore, Campioni Italiani nel 1968 con l’olimpico Flying Dutchmann. Lorenzo, il timoniere di Gran randa del Galeotto è scomparso lo scorso mese di febbraio, la presenza del “Galeotto” sarà così l'occasione per ricordare questo bravo skipper. Nell’ occasione degli 85 anni di quella regata dei Bragozzi il Circolo Vela Gargnano aveva recuperato una copia del trofeo che nel 1930 venne assegnato ai vincitori della gara velica di Riva del Garda, una coppa donata all’epoca da Gabriele D’ Annunzio.

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