Vela

Nella vela Festo al capolinea, Tita-Banti sono perlomeno d’argento

Giovanni Luca Porro
L’iseano amareggiato: «Potevamo fare di più». Oggi il duo del Nacra che col 7° posto può conquistare l’oro olimpico
Bruno Festo ed Elena Berta
Bruno Festo ed Elena Berta
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Niente medal race per il prodiere iseano Bruno Festo e la timoniera Elena Berta nel dinghy misto (470). Dopo otto regate disputate chiudono il cammino olimpico in quindicesima posizione.

Dopo una partenza sprint nella prima delle cinque giornate (3-13) che li ha proiettati in quarta posizione, successivamente hanno arrancato incappando anche in una regata non finita (bandiera gialla con penalità) nella terz’ultima prova e non hanno più trovato lo spunto necessario per rimanere agganciati ai primi dieci che accedono alla finalissima (medal race) con punti doppi.

Anche nell’ultima giornata il vento è stato di bassissima intensità e gli italiani hanno concluso l’ultima regata olimpica con un undicesimo posto. «Sono un po’ amareggiato per il risultato di questa Olimpiade. Non siamo riusciti a trovare una quadra - spiega Festo - in un campo difficile, con condizioni al limite e una flotta super competitiva. Avremmo potuto fare di meglio e per questo fa male. Però non ho rimpianti. Ho dato tutto quello che ho potuto negli ultimi tre anni. So di aver fatto del mio meglio», dice l’iseano classe ’99 dopo la prima partecipazione alle Olimpiadi (per Berta era la terza invece).

Per quanto concerne l’assegnazione delle medaglie, i giochi nel 470 misto sono ancora tutti aperti con il podio virtuale occupato da Austria, Spagna e Giappone.

Il trentino del Garda Ruggero Tita e la romana Caterina Banti nel catamarano Nacra 17 si presentano invece alla Medal race con già l’argento al collo: con un punteggio netto di 27 punti precedono gli argentini Mateo Majdalani-Eugenia Bosco (41) e gli inglesi John Gimson-Anna Burnet (47). Gli italiani, già oro a Tokyo 2020, sono prossimi al bis visto che basta un settimo posto nella regata finale un altro titolo olimpico. Finale alle 14.43, vento permettendo. Per le Fiamme Gialle della sezione velica di Gaeta sarebbe il secondo oro a Parigi 2024 dopo quello di Marta Maggetti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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