La Centomiglia naviga nelle acque del Garda: vele spiegate fra novità e tradizione
La 72ª Centomiglia Internazionale del Garda, in due tappe, sta già navigando. Partenza alle 8.30, il primo tratto che va verso la ciclopedonale di Limone. Nel ritorno c’è l’isola del Trimelone, quel lembo di terra che durante il primo conflitto mondiale fu il rifugio dei futuristi. Il loro «Wroom» sarà quello silenzioso delle vele, i multiscafi, le piccole e grandi barche volanti. Il meteo propone tempo variabile. Chissà chi avrà ragione, le sensazioni della gente di Lago, oppure le nuove tecnologie delle previsioni, che hanno mandato in soffitta le isobare del colonnello Bernacca.
C’è chi andrà a caccia della raffica giusta, o avrà solo la scelta per saltare sulle onde e dei rinforzi del Pelèr, il grande e celebrato vento di queste rive. I super tecnici dicono Foil contro i multiscafi. Quindi l’M32 svedese di Bruno Zorzan con tutto il suo carico capitanato da «Mister Cento» Roberto Benamati a sfidare Gonet, i Quant, i Persico 69F.
Ma tutta da vedere sarà la sfida nelle classi Monotipo che all’Italiano Minialtura del maggio scorso, sempre a Gargnano, hanno saputo offrire gare infinite con presenze significative, più di ogni altra regata per queste imbarcazioni. Si dovranno fare altri calcoli con la stazza Internazionale Orc, gli Ecoracer, gli oltre venti Dolphin 81, che sono lì a rappresentare la cantieristica di Garda e Sebino. Come l’Asso 99, onorato dalla presenza del principe Luitpold di Baviera.
Il ritorno
Oggi da Gargnano verso Nord, domani la tappa verso Sud, dove le bonacce potrebbero mettere barriere sul tempo finale. E qui metterremo tra i grandi per l’assoluto la carena, ora ungherese, di Raffica, che sul lago è venuta per ricordare i suoi 30 anni di gare e vittorie. Potrebbe così portare a 8 le affermazioni alla Centomiglia, quando il traguardo unico era il Trofeo Bettoni. Tradizione che comunque resta. Nei vari porticcioli si discute. Il risultato si vedrà solo alla fine.
I pronostici
Certo la flotta di partenza (si dice oltre 100 in acqua) è già un segnale positivo. Ora tutte da guardare le due tappe, quel giro del lago che resta. Salvo poi scoprire che il movimento dei nostalgici lo vorrebbe ancora unito. Difficile accontentare tutti. Guardando le classifiche dell’anno passato c’è la bella prestazione di Wild Duck, il Q svizzero-austriaco di Niko delle Kart e Giacomo Cavalli. Delle Kart potrebbe essere l’uomo immagine del progetto «Mito e velocità» sul quale sta lavorando il Consorzio Turistico di Garda Lombardia e che rappresenterà l’icona della storia, delle leggende, che il Benaco propone da sempre. E qui la storia potrebbe ricominciare.
La nuova Centomiglia naviga. La sua icona è l’orologio gigante di Lascia o Raddoppia. Perché i tempi saranno fondamentali, senza dimenticare quel Lago che tante avventure e altrettante favole ha saputo regalare, e speriamo possa ancora regalarci.
La Cento Junior
Intanto ieri è andata in scena la prima prova della Cento Junior tra Bogliaco e Gargnano. Vittorie per i ragazzi delle scuole veliche del Bresciano con Filippo Platanone della Fraglia Desenzano negli Junior dell’Optimist, tra i Cadetti Giovanni Cosciani Cunico del Cv Gargnano, nel doppio Rs Feva Guido Usardi e Maria Fogazzi del Cvt Maderno, Tommaso Signorelli nel Laser e sua sorella Beatrice nell’Open Skiff. Oggi si replica mentre la 72ª Centomiglia salirà nell’alto Garda fino a Limone, partenza alle 8.30.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato