Vela

In gruppo e in solitario a sfidare laghi e mari

La partecipazione in equipaggio all'Invernale nelle acque venete di Bardolino alle regate del Parasport nel golfo di Salò
Vele del Garda Uno Lab nel golfo di Salò - © www.giornaledibrescia.it
Vele del Garda Uno Lab nel golfo di Salò - © www.giornaledibrescia.it
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Una volta saliti in barca siamo tutti uguali, gli handicap si annullano, le onde, il vento, a quel punto diventano le stesse per chi naviga. La vela per portatori di handicap, abbinata alla terapia, vanta una lunga tradizione su Garda e Sebino. Si va dai velisti non vedenti del progetto Homerus di Alessandro Gaoso alle partecipazioni alle Paralimpiadi delle squadre della Canottieri Garda e di Lovere.

Tante iniziative, tra queste c'è Hyak, il lavoro svolto da medici ed operatori della Asst di Desenzano del Garda, in particolare con il Cps di Salò diretto dal dottor Gian Luigi Nobili. Lungo la riva veneta è attiva Eos che ha lavorato anche con l'ospedale di Negrar per la riabilitazione in ambito motorie. Eos-la vela per tutti è nato grazie al giudice Michele Dusi, purtroppo scomparso alcuni anni fa, magistrato che per primo aveva segnalato le difficoltà per un disabile a conseguire la patente nautica. Negli scorsi mesi la barca di Eos ha corso il Campionato Invernale del Centro Nautico di Bardolino (Verona).

Su una barca onde e venti sono uguali per tutti - © www.giornaledibrescia.it
Su una barca onde e venti sono uguali per tutti - © www.giornaledibrescia.it

Qui l'equipaggio ha gareggiato contro tutta la sua flotta, nella classe Crociera B, meritandosi un bellissimo secondo posto finale conquistato dallo skipper Roberto Zecchinato. La barca con qualche piccola modifica porta in giro da vari anni questi skipper del tutto eccezionali, ricordando proprio Michele Dusi.

È l'ennesima conferma di come la vela sia sport a 360° senza nessun limite, quella vela del Parasport che non sarà alle Paralimpiadi di Parigi ma che tornerà a Los Angeles nel 2028 grazie ad un grande lavoro svolto dal dirigente bresciano Massimo Dighe di Chiari. Da alcuni anni Dighe è in Inghilterra nella stanza dei bottoni della Federazione Mondiale della Vela Internazionale.

Quanto alla classe olimpica del «2.4 metre» in gara fino a Rio de Janeiro 2016 sarà protagonista dal 22 al 24 aprile della Regata Nazionale Open, aperta quindi anche agli stranieri, nel golfo di Salò per l'organizzazione della Società Canottieri Garda, del presidente Marco Maoni, sotto l'egida della Federazione Italiana Vela e XIV zona Federvela, a sua volta presieduta da Rodolfo Bergamaschi.

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Sempre in tema di Paralimpiadi è da ricordare la partecipazione al Rio 2016 del doppio Skud, dotato di un sedile basculante ideato degli studenti di Meccanica ad Ingegneria di Brescia gli studenti, ora tutti ingegneri, erano Paola Freddi, Francesca Frialdi e Paolo Freddi, diretti dai tecnici della nazionale Paralimpica di vela, il professor Luigi Solazzi e l’ingegnere-velista Max Colotta. Su una barca onde e venti sono uguali per tutti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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