Universiadi, Morosini in finale con la Nazionale

Parte da lontano il raduno personale di Leonardo Morosini, parte dalla Corea del Sud, da dove la giovane rondinella ripartirà domani in serata dopo aver giocato la finalissima delle Universiadi con la maglia azzurra. Una finale raggiunta anche grazie all'ottimo apporto di Leo, autore del gol vittoria (di testa) contro l'Irlanda che è valso la semifinale con il Giappone, superato l'altra notte (alle 11 locali, ma qui non era ancora l'alba…) ai calci di rigore (3-1), dopo lo 0-0 dei 90 minuti regolamentari e dei due tempi supplementari. 

Ora, per mettersi la medaglia d'oro al collo, gli azzurrini di mister Massimo Piscedda affronteranno i padroni di casa coreani che hanno battuto, nell'altra semifinale, il Brasile per 2-0: fischio d'inizio, come detto, domani a Naju, alle 12 italiane.

Un'esperienza di peso e di ricarica per il centrocampista offensivo del Brescia, dopo un'annata storta, segnata sul campo dalla nota, dolorosa, retrocessione e minata personalmente da una condizione fisica che l'ha tradito, muscolarmente parlando, in due o tre occasioni, relegandolo ad un ruolo marginale dopo le grosse aspettative che la fine della stagione precedente aveva lasciato sull'agenda societaria e negli occhi dei tifosi. Tifosi che lo stanno aspettando e che credono in lui, tanto da aver «diffidato» l'amministratore delegato Sagramola dall'accettare le avance dell'Atalanta che pare puntare dritto sul «Moro». Lui, invece, punta dritto all'oro. Per congiungersi al gruppo con l'entusiasmo a mille. Un entusiasmo che parte da lontano.