Travolto mentre si allena per il Giro, muore Michele Scarponi
Tragedia per il ciclismo italiano: è morto Michele Scarponi, dopo essere stato investito mentre si allenava per il Giro d’Italia nei pressi del suo paese natale, Filottrano. Aveva 37 anni e gareggiava per l'Astana.
Il furgone che l’ha travolto non avrebbe rispettato la precedenza, l’ipotesi per l’autista è di omicidio stradale. Scarponi aveva terminato ieri il Tour of the des Alps, dove aveva vinto la prima tappa.
Scarponi era nato il 25 settembre 1979 ed era soprannominato «l'Aquila di Filottrano» per lo sue doti di scalatore. Lascia la moglie, sua coetanea, e due gemellini in tenera età. Professionista dal 2002, aveva vinto nel 2009 la Tirreno-Adriatico e nel 2011 il Giro d'Italia grazie alla squalifica per doping dello spagnolo Alberto Contador.
«Una tragedia, un destino scritto male», ha detto il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco. «È successo mentre era in bici ad un incrocio a Filottrano. Era tornato ieri sera e già stamattina era in bici, questo dimostra l'altissimo attaccamento al lavoro di questo ragazzo» ha detto Di Rocco.
«È stato un professionista esemplare, un uomo squadra in tutti i sensi. Purtroppo il destino non gli ha fatto vivere la gioia di poter partecipare all'imminente Giro con i ranghi di capitano dell'Astana dopo che Aru ha dovuto dare forfait. È stato un ragazzo sempre devoto alla squadra, che ha compiuto imprese straordinarie, sempre disponibile a fare al meglio il proprio incarico», ha aggiunto Di Rocco.
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