Totti vuole fare il manager di Tonali, Cassano: «Non impazzisco»
Quando giocava, il pressing lo faceva malvolentieri, aveva bisogno della palla tra i piedi per creare le sue magie, ma adesso che ha deciso d’intraprendere la carriera di manager, dopo quella poco fortunata da dirigente, Francesco Totti ha capito che per raggiungere l’obiettivo deve essere ossessivo, continuo, pressante.
Con un paio di ragazzi romani, che hanno effettuato il regolare esame per diventare procuratori di calcio, Totti sta aprendo una nuova agenzia e vuole piazzare subito il gran colpo. «Farò il possibile - ha detto ieri in una diretta Instagram con Bobo Vieri - per avere nella mia scuderia anche Sandro Tonali. Nel suo ruolo è il più forte al mondo. Devo riuscire a prenderlo a tutti i costi, per forza».
Al centrocampista biancoazzurro, l’ex stella di Roma e Nazionale ha mandato un messaggio nemmeno troppo velato: «Se è sveglio viene con me, altrimenti significa che... dorme in piedi». Richiesto da Vieri di un parere sul futuro di Tonali, Totti ha dichiarato: «Penso che andrà via dal Brescia, ma molto dipenderà se riprende o meno il campionato e quando inizierà il mercato. Per adesso è tutto un gran casino...».
La palla passa ora a Tonali che, dopo essere stato gestito da Roberto La Florio quando era ancora nel settore giovanile, è ora gestito dall’agenzia di Beppe Bozzo, un manager con il quale Cellino non ha grandi rapporti. Totti già nei giorni scorsi aveva espresso tutto il suo apprezzamento per Tonali: «Mi fa impazzire. Farei carte false per lui, diventerà come De Rossi, Gerard o Lampard». Ora il nuovo affondo del Pupone. Parole che sicuramente lusingheranno Tonali, che Totti lo ammirava da bambino allo stadio o in televisione anche se il suo tifo era per il Milan e l’idolo si chiamava Rino Gattuso.
Non la pensa come Totti invece Antonio Cassano. I due sono stati compagni di squadra nella Roma e sono rimasti amici, ma FantAntonio forse proprio per fare da contraltare al suo ex capitano ecco cosa ha dichiarato in una diretta su Sdltv stimolato dalle domande del tifoso interista vip Paolo Bonolis: «Tonali? So che Francesco impazzisce per lui, ma personalmente non mi fa impazzire. Lo considero un grande incontrista - ha aggiunto Cassano - ma che deve crescere ancora molto per poter stare a certi livelli. Io mi sto concentrando su altri giocatori di qualità. I centrocampisti che mi piacciono sono altri. Penso ad esempio a Thiago Alcantara, Boadu, Ihattaren, Sancho, Mount».
Chi invece ha sempre l’acquolina in bocca quando parla di Sandro Tonali è il plenipotenziario della Juventus Fabio Paratici: «Stiamo seguendo alcuni giovani calciatori italiani che giocando in Nazionale avranno un’ulteriore grande vetrina. Mi riferisco a Tonali, Castrovilli e Chiesa». Se però quelle che elenca Paratici saranno le linee guida del prossimo calcio mercato, non sarà facile imbastire una trattativa con Cellino: «Dopo la crisi del coronavirus dobbiamo abituarci tutti - ha detto il direttore sportivo della Juventus - a un altro modo di fare mercato. Sarà più elastico e creativo di altre volte. Un esempio? Se uno non può comprarsi una casa la prende in affitto.
Ci saranno quindi molti casi di giocatori che una società prenderà in prestito o appunto in affitto per più anni. Da un certo punto di vista per i trasferimenti dei giocatori sarà un po’ anche come accade in Nba dove ci sono molti scambi. Certo da noi non ci sono i draft e i salary cap, ma magari arriveremo anche a quelli. Le società di calcio avranno meno introiti e dovranno ingegnarsi». Ma una cosa è certa: chi vuole Tonali dovrà pagarlo quanto Cellino vuole (non meno di 40 milioni). Anche se il suo manager dovesse chiamarsi Francesco Totti.
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