Tokyo 2020, Vanessa Ferrari è prima al corpo libero
La giornata di prove di ginnastica artistica è terminata e Vanessa Ferrari è risultata la migliore in assoluto nell’esercizio al corpo libero. Per lei, le Olimpiadi di Tokyo non potevano iniziare meglio. Bene anche le ginnaste della Brixia Alice D’Amato e Martina Maggio, che sono tra le 24 finaliste del concorso generale, ma soprattutto c’è l’immensa e infinita Vanessa Ferrari.
Con un esercizio senza sbavature, valutato 14.166, Vanessa è la migliore del lotto di atlete che si contenderanno le medaglie sul tappeto lunedì 2 agosto. La regina di specialità Simone Biles si è fermata a quota 14.133.
L’Italia del bresciano Enrico Casella raggiunge la finale a squadre come settima classificata, e tornerà in pedana martedì 27 luglio per disputare l’atto conclusivo del team event. Qualificate anche, nell’ordine, Russia (Roc), Stati Uniti, Cina, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Giappone.
«Sono molto felice per la gara - ha detto la Ferrari - Al corpo libero ho fatto tutto quello che potevo e volevo»: quando è partita la musica di «Con te partirò» si è capito che la campionessa italiana aveva trovato il registro giusto per la competizione di oggi. «È una musica che mi aiuta tanto nell'interpretazione della coreografia - ha detto - con questa musica riesco ad esprimermi con il viso, dove facevo più fatica con le altre melodie. Penso di essere migliorata molto anche dal punto di vista espressivo. Adesso l'esercizio è completo: l'acrobatica è di livello, la parte artistica altrettanto, la coreografia è buona, con l'interpretazione ci siamo, se dovessi entrare in finale valuterò cosa fare di diverso. Voglio giocarmela fino in fondo. Dopo due quarti posti, piuttosto sbaglio, arrivo ottava, ma voglio provarci fino in fondo».
Quanto all'avversaria più temibile, l'americana Biles? «La seguirò dal Villaggio - ha detto Vanessa - Con la giusta preparazione si può essere competitivi anche alla mia età. In certe cose sarà più faticoso, in altre ti può aiutare l'esperienza, però, amministrando nel modo giusto il proprio corpo, si può fare, eccome!».
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