Tokyo 2020, il ritorno a casa di Vanessa Ferrari
Vanessa Ferrari è tornata a casa. Con al collo la medaglia d’argento conquistata al corpo libero alle Olimpiadi di Tokyo, la ginnasta bresciana ha riabbracciato la sua famiglia e gli amici.
Ad attendere lei, il ct bresciano Enrico Casella e il resto dello staff, all’aeroporto di Linate c'era una comitiva partita in pullman da Brescia: insiema a mamma Galia Nikolova, papà Giovanni, il fidanzato Simone, i fratelli Ivan e Michele, c’erano anche ragazze, ragazzi e allenatori della Brixia, oltre a una delegazione del Comune di Nave, dove abita Vanessa Ferrari.
Un bagno di folla per la ginnasta, che emozionata non si è risparmiata in selfie e foto con chi è andato a Milano per festeggiare la medaglia olimpica e le ha donato un mazzo di fiori tricolore.
«Sono ancora un po’ frastornata, non mi sono fermata un attimo dalla gara. Sono partita per lottare per l'oro, ma sono molto felice per questo argento. Sul volo ho cercato di riposare» aveva detto la ginnasta durante lo scalo all'aeroporto di Fiumicino.
Riguardo Simone Biles la ginnasta di Orzinuovi ha detto che «ha fatto bene a ritirarsi perchè avrebbe potuto farsi male: ha avuto un periodo difficile, soprattutto negli avvitamenti non capiva più dove fosse in volo e quindi saltare in condizioni di gara così era veramente molto rischioso».
Ai cronisti che le hanno chiesto se pensa a Parigi 2024 la Ferrari ha risposto: «In verità ho solo pensato a chiudere questo percorso che mi ha portato alle Olimpiadi nel migliore dei modi e così è stato. Ora non so cosa farò. Farò le mie considerazioni. Sicuramente prenderò un po’ di tempo per me, per sistemarmi fisicamente, capire cosa vorrò fare e mi renderà felice. Voglio fare un ringraziamento a tutte le persone che mi sostengono, alla Federazione e all'Esercito», ha concluso.
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