Tokyo 2020, il rientro di Jacobs e la «sfida» del pilota
Marcell Jacobs superstar, all'aeroporto di Tokyo, nel giorno del rientro in Italia. Il velocista bresciano doppio oro olimpico, nei 100 e nella 4x100, appenna arrivato col resto del gruppo degli azzurri è stato accolto allo scalo di Haneda da una folla di fotografi, cameramen e di passeggeri e addetti allo scalo, che dalle terrazze dell'area shop hanno cominciato a riprenderlo, mentre in molti si sono messi in fila per autografi e selfie.
Poi Jacobs ha estratto le due medaglie dalla valigia, se le è messe al collo e si è messo in posa per le foto, tra gli applausi di tutto lo scalo.Dal pilota del volo Alitalia che riporta Jacobs e gli altri atleti italiani a casa è arrivata anche la proposta di singolare «sfida»: correre i 100 metri sulla pista dell'aeroporto sfidando un aereo di linea.
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«Potremmo sempre provare a fare una prova su una pista di aeroporto, 100 metri» con un aeroplano, dice il comandante del volo Dario Landi scambiando due chiacchiere con Jacobs prima della partenza del volo AZ793 decollato stamattina da Tokyo Haneda e diretto a Roma Fiumicino. Proposta che il velocita italiano ha subito accolto divertito: «Sarebbe bello, sarebbe interessante». Considerando che un aereo di lungo raggio impiega dai 7,5 agli 11 secondi - a seconda del peso del carico dell'aereo - per fare 100 metri, la sfida potrebbe anche far tremare i 9.80 secondi con cui Jacobs ha vinto l'oro a Tokyo.
Sull'aereo c'è anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. Prima del decollo è salito a bordo anche l'ambasciatore italiano Giorgio Starace per salutare e ringraziare gli atleti.
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