Tennis in città: vincono Marchenko e... Brescia
Successo al S. Filippo per il torneo che ha riportato il grande tennis in città. Idea per il prossimo anno: raddoppiare il montepremi
Per Marchenko una gioia doppia
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Grande tennis all’ombra del Cidneo? Un esperimento riuscito. «Era dalla sfida di Coppa Davis con l’Ungheria del 1962 che la città non ospitava un appuntamento tennistico di questo spessore», commenta Giorgio Lamberti, ex campione di nuoto e presidente del Consiglio di amministrazione della società Centro sportivo San Filippo.
Ieri, con la doppia vittoria di Illya Marchenko, si è conclusa la settimana del challenger Città di Brescia, che ha portato nel palazzetto di via Bazoli una buona cornice di pubblico e atleti di alto livello.
Tra questi Dustin Brown, ch’è diventato idolo dei tifosi bresciani con il suo appeal tutto particolare e un gioco spregiudicato e spettacolare.
Anche Brown, però, si era dovuto piegare alla legge di Marchenko, che lo aveva stracciato in semifinale. Il tennista ucraino, ieri, è diventato con merito «re di Brescia», vincendo la finale contro Dustov con il punteggio di 6-4, 5-7, 6-2. Non solo, Marchenko ha trionfato anche nella finale del doppio in coppia con Molchanov contro Jebav-Koniusz.
«Non so nemmeno io cosa sia successo in questi sette giorni - ha ammesso Marchenko alla fine di tutto -. La mia stagione era finita già due settimane fa, non avevo più nulla da chiedere. Poi ho cambiato coach e questo mi ha aperto mente e gioco. Sono grato a questa città e a questa gente: mi avete dato tanto».
Vince Illya, dunque, ma vince anche Brescia. Perché, come afferma Mario Ricevuti, direttore del torneo, è andato davvero «tutto bene». Tanto che si pensa già alla prossima edizione, con l’idea di raddoppiare il montepremi (quest’anno fissato a 42.500 euro). E la speranza di triplicare uno spettacolo che, in questa settimana, si è rivelato particolarmente emozionante.
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