Sul Garda la Centomiglia: la regata più bella del mondo
Si riparte. Il record da battere, sono le 5h32’ di The Red. Mezz’ora in meno della rossa Dimore condotta da Giorgio Zuccoli. Era il lontano 1993. Dal rosso alla rossa, ma The Red, cat della serie X 40 (13 metri) con l’ungherese Miklos Rauschenberger e Roberto Benamati alla tattica, quest’anno non ci sarà.
Passato di mano, The Red non sarà al via della 69ª Centomiglia, in programma il 7-8 settembre. Probabilmente, la regata più bella del Mondo, recita l’hashtag che sarà lanciato per questa edizione. A battagliare resteranno tutti gli altri multiscafi a cominciare da quelli veneto-trentini della Super Sailing Academy di Massimo Marega, il Cool Running volante per la Danimarca, austriaci, svizzeri e magiari. Lo scontro sarà con le nuove macchine volanti.
Il Gonet, già visto l’anno scorso, il 69F, mezzo argentino e mezzo gardesano grazie a Dede De Luca e Fausto Mondini, che potrebbe avere a bordo l’argentino Santiago Lange, l’oro di Rio de Janeiro, proprio con i multiscafi. Previsione.
«La barche volanti sfideranno i catamarani - ha anticipato Lorenzo Tonini, presidente del Club organizzatore - ma anche i gloriosi maxilibera Raffica e Principessa che torneranno sulle nostre acque». Su Principessa, prima assoluta in 5 edizioni, ci sarà un super team, mezzo russo con un nutrito gruppo di finnisti olimpici, oltre allo stesso Tonini e al timoniere Lanfranco Cirillo. Il simbolo è Lb-Eclisse della famiglia Bovolato, una barca fatta in casa per inseguire il sogno. La novità sarà l’esordio della flotta dell’Offshore olimpico L30. E - per ora - le novità pesanti si esauriscono qui.
Almeno per la prima presentazione ufficiale ospitata al Grand Hotel di Gardone Riviera. Ma altre arriveranno. Le varie tematiche tecniche confermano quel ruolo di gara-test che è, da sempre, nel Dna della Cento. La massima velocità in ogni condizione di vento, dal Peler mattutino all’Ora pomeridiana fino al salto d’aria, come sempre il momento clou per le barche di vertice. Come lo saranno le «montive» notturne dell’altra Cento, quella dei monocarena a spasso per ore. Lo scriviamo da tempo che Gorla e Cento sono di fatto le poche gare d’altura rimaste del panorama agonistico internazionale.
È la sintesi di un territorio che proprio con le discipline veliche vuole dialogare, sia dal punto di vista promozionale, sia su quello del diportismo-nautico. L’ha sottolineato più d’un ospite al vernissage. La Centomiglia è una gara che sa proporre storia, test tecnologici, sfide agoniste. Il tutto nella perfetta scenografia del nostro Grande lago. E lo fa da 69 anni.
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