Storie di bellezza: Centomiglia e Vittoria Alata volano insieme
La Vittoria Alata plana con le sue ali sulla presentazione della 71ª Centomiglia - la più longeva sfida velica italiana - avvenuta ieri nell’auditorium del Museo di Santa Giulia. Particolarità della mattinata, l’esposizione di due imbarcazioni Persico69f fuori dal Tempio Capitolino. Il tutto è accaduto nel giorno dell’anniversario del ritrovamento della Vittoria Alata stessa, avvenuto 195 anni fa.
Queste barche sono le sorelline più piccole di quelle della Coppa America e hanno accolto gli ospiti della mattinata. A fare gli onori di casa, il sindaco Emilio Del Bono, la vice Laura Castelletti, la presidentessa di Brescia Musei Francesca Bazoli, Roberto Saccone e Marco Polettini di Camera di Commercio e Visit Brescia-Brescia Tourism, nonché il presidente del Circolo Vela Gargnano, Lorenzo Tonini. Presente anche Rodolfo Bergamaschi, presidente zonale della Federvela. A moderare è Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei. È lui che più di tutti ha voluto far dialogare cultura, sport e territorio.
Come, d’altra parte, da sempre ha cercato di fare la Centomiglia, la grande festa del lago, dei suoi ospiti, dei grandi campioni e dei semplici appassionati. Che sono la vera anima della manifestazione, come i racconti legati alla gara, che si perdono nelle leggende lacustri. I protagonisti di oggi sono le ali, chiamate «Foil». Nate nella nostra provincia grazie al lavoro di varie aziende, coordinate dal tecnico Angelo Glisoni. Capaci di far sognare, nelle notti magiche neozelandesi, con Luna Rossa di patron Patrizio Bertelli. In prima linea, anche lo spettacolo assicurato dalle barche Gonet Monofoil e Qfx, che parteciperanno alla Centomiglia. Proprio come i Persico69f, sorelline in scala 1:3 delle barche di Coppa America, uscite dallo stesso cantiere bergamasco di Luna Rossa, l’atelier di Persico, e assemblate per la parte alata dalla bresciana Avant Garde della famiglia Mondini.
A illustrare tutti i dettagli c’era lo skipper Matteo Celon, il bresciano (di nascita) nell’equipaggio del team Prada, che ha ritirato un bassorilievo delle Ali per Patrizio Bertelli. «Interprete delle sfide e dell’innovazione in occasione delle celebrazioni della Vittoria Alata di Brescia», hanno sottolineato Laura Castelletti e Stefano Karadjov. A completare il parterre c’era l’olimpico veronese Daniele De Luca (nel 2000 a Sydney), consigliere del Club gargnanese, promoter del Persico69f. Le parole. Nel festeggiare il compleanno della Vittoria Alata, il sindaco Del Bono si è detto felice «per il connubio di progetti che valorizzano sport e territorio». Soddisfazione anche da parte di Francesca Bazoli: «Il mondo della vela condivide con il lavoro della Fondazione la costante attenzione ai principi dell’innovazione e della ricerca. Creare un collegamento tra la Vittoria Alata e Luna Rossa rende ancora più piena la giornata di festeggiamenti».
Ogni anno è una nuova storia, forse una favola. «Qualcuno la vuole ancora come l’originale, qualcuno con varie appendici, altri come un’avventura breve, ma intensa, mentre qualcuno la sogna lunga un giorno e una notte interminabile - racconta Lorenzo Tonini, presidente della struttura organizzativa della competizione -. La "Cento" è nuovamente qui, questa volta sotto le ali della Vittoria Alata. La marcia di avvicinamento inizierà a luglio con l’Europeo Master (Over 35) del singolo olimpico dei Laser. Ad agosto ci sarà la tappa mondiale della coppa Under 25 69f, questa volta al Limone. Si andrà così fino a fine mese. Prima arriva il Gorla, che è come l’esame di riparazione o come il primo appuntamento. O sei preparato o non passi. E poi la Centomiglia - racconta sempre Tonini -, che torna da 71 anni senza interruzioni. Nulla ha mai fermato "la Signora", non il 2020 e nemmeno il 2021».
Il 4 settembre ci saranno, come 12 mesi or sono, la «Cento» per le barchette volanti, quella per equipaggi di due persone, la People con i progetti di velaterapia e le barche classiche, da Bogliaco a Campione, e ritorno. La novità che farà discutere sarà la boa a sud, a Bardolino, che diventa un omaggio al conte Umberto Peretti Colò, il primo vincitore assoluto, proveniente da questa località della riva veronese.
Prosegue Tonini: «È un’occasione data agli amici di Bardolino, che da anni desiderano posare una boa nel loro tratto di lago. La scelta si sposa, inoltre, con le richieste di tutti i regatanti di non fare un percorso troppo lungo. Ma questo avverrà nel pomeriggio. In mattinata si andrà a nord: boe a Campione e a Limone-Reamol, anche perché il Comune limonese sarà con noi in questa stagione pure per le regate internazionali 69f. Poi, si gira a Bardolino. Il presidente Ruggero Pozzani e tutti i velisti di quella zona affronteranno una doppia sfida. La regata, e la temuta boa». Temuta, perché verso Bardolino il vento cala. Ma per Tonini, non è un problema: «Nelle regate lunghe c’è sempre una parte con poco vento».
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