Stop allo sport per fermare il propagarsi del coronavirus
Il calcio resta fermo per tutta questa settimana a causa dell'emergenza da coronavirus. Ecco che tutti i match, dalla serie C al settore giovanile, non si giocheranno e verranno recuperati in seguito.
La FeralpiSalò non scenderà in campo nè mercoledì in casa del SudTitol, e nemmeno ospiterà l'Imolese domenica.
Rinviata a data da destinarsi anche la Corsa Rosa in programma questa domenica.
Mentre la federcalcio aspetta la risposta ufficiale del governo sull'ok per disputare la serie A a porte chiuse il resto del mondo dello sport decide di fermarsi, mentre da Tokyo ribadiscono per Tokyo 2020 tutto procede, nonostante il Covid-19.
In Italia, dopo i rinvii del fine settimana scorso rugby e pallavolo hanno deciso di fermare ogni attività, su tutto il territorio nazionale. «La Federazione italiana rugby - si legge in una nota - facendo seguito alle ordinanze disposte dalle autorità competenti e del Coni, in tema di contenimento dell'emergenza epidemiologica in atto, per il fine settimana del 28 febbraio-1 marzo sospende i campionati nazionali, inclusa tutta l'attività giovanile, ma anche l'attività di raduno delle Nazionali nelle regioni raggiunte dai dispositivi». Stop fino al primo marzo anche per i campionati di pallavolo. La Federvolley, congiuntamente alle due Leghe di Serie A maschile e femminile, rende noto di «avere deciso di sospendere l'intera attività pallavolistica nazionale a tutti livelli fino al primo marzo compreso».
«La decisione - si legge, in un comunicato - è stata assunta al termine di una riunione d'urgenza che si è tenuta ieri a Bologna in conseguenza dei diversi provvedimenti che si stanno assumendo in ambito governativo-istituzionale». Anche gli sport rotellistici si fermano per l'emergenza Coronavirus. La Federazione italiana, con un comunicato, informa che «in Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna sono sospesi manifestazioni sportive, raduni, incontri, spostamenti da e per le regioni coinvolte, e ogni attività federale». La Fisr, inoltre, «invita alla massima cautela società e addetti».
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