Sofia e Sara, in trasferta per sfondare nel rugby inglese

Due ragazze bresciane, in trasferta per sfondare nel rugby inglese. È questo il sogno che stanno vivendo Sofia Rolfi e Sara Seye, rispettivamente di Leno e Gardone Val Trompia. Allenamenti tutti i giorni e di conseguenza risultati continuamente sotto gli occhi di esperti, allenatori e osservatori. Sofia e Sara, 17 anni la prima, 18 la seconda, studiano al Worthing College nell’East Sussex e giocano nella Hove Rugby Ladies che milita in Championship 1 South, la seconda divisione appena sotto la Premier.

«Siamo arrivate qui lo scorso settembre e ci piacerebbe restare da queste parti un altro anno», raccontano entusiaste. Formatesi nel Calvisano, con parentesi per entrambe nel Cus Brescia, le due rugbiste a breve dovrebbero incominciare gli allenamenti con l’Harlequins, squadra leggenda di Londra e che vanta una tradizione gloriosa.

Dalla provincia di Brescia all’Inghilterra, un salto bello lungo. È complicato studiare in un college inglese e come funziona vivere in una nazione completamente diversa? «Qui è tutto fantastico. La scuola a Worthing è molto impegnativa ma ci piace anche per quello. Sportivamente parlando c’è invece una differenza abissale rispetto all’Italia. Le strutture che abbiamo a disposizione sono eccellenti mentre l’approccio al gioco è maggiormente fisico - continuano -. Sin dal nostro arrivo siamo rimaste affascinate dalla tradizione di rugby della nostra città che ha un grande seguito di appassionati. Le trasferte sono molto lunghe ma ti permettono di giocare contro università storiche in posti che mai avresti immaginato. In realtà, in squadra c’è anche un’altra ragazza italiana, originaria della provincia di Milano mentre nel college abbiamo incontrato un ragazzo di Roma».

Intanto, l’avventura inglese sta proseguendo alla grande. Le Hove Ladies sono seconde in classifica, Sofia e Sara, la prima mediano di apertura e la seconda numero otto, più volte sono andate in meta, contribuendo ai successi e alla crescita collettiva del club. Detto all’inglese: «enjoy».