Simone Perilli: «Ho una grande occasione e voglio giocarmela»
Il secondo è servito. A base di motivazioni e sana esuberanza. Romano dé Roma «ma per la precisione sono di Ardea...» l’approccio umano di Simone Perilli ricorda un po’ quello del toscano ormai «brescianizzato» Emiliano Viviano: chiacchiera pronta, sorriso in tasca. Che a pensarci sono un po’ le credenziali classiche del portiere all’italiana.
Cosa potrà portare il classe ’95 - primo acquisto ufficiale della stagione ’21-22 - al Brescia? «Le mie motivazioni. Quelle di un ragazzo che se fa il bilancio sin qui della sua carriera non è contento di quello che ha fatto. Sono ben al di sotto di quelle che erano le mie aspettative. Certo, io sono molto esigente con me stesso, ma se penso che si parlava di me come del futuro del calcio...».
E invece? «E invece per il momento non è andata come me l’aspettavo... Per colpe mie, ma non soltanto. E poi ci vuole anche un po’ di fortuna». A ogni modo adesso è al Brescia e... «Ed è per me una grande occasione».
Da fuori quindi il Brescia ha sempre il suo bel fascino nonostante arrivi da due stagioni difficili? «Io dico che solo un matto può dire di no di fronte alla chiamata del Brescia. E io un po’ matto lo sono - ride -, ma non tanto da non accorgermi che non potevo pensarci due volte di fronte a questa chiamata».
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