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Serie A, Milan e Inter si preparano a ripartire

Il presidente del Brescia Cellino resta fermo sulle sue posizioni: «Piuttosto schiero la Primavera». I tifosi dell'Atalanta chiedono lo stop
L'attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic - Foto Ansa/Henrik Montgomery © www.giornaledibrescia.it
L'attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic - Foto Ansa/Henrik Montgomery © www.giornaledibrescia.it
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Per Walter Ricciardi, consulente del ministero alla Salute e membro del consiglio esecutivo dell'Oms, «la Lombardia non è ancora pronta per riaprire», ma le quattro squadre lombarde di Serie A si trovano a dover affrontare il tema della ripartenza del campionato. 

Il Milan, nella giornata di venerdì, è stata l'ultima a richiamare alla base gli stranieri che avevano lasciato l'Italia per ricongiungersi con i propri casi in giro per il mondo: entro la metà della settimana prossima tutti dovranno essere a Milano e stare due settimane in isolamento a casa, prima di allenarsi con i compagni a Milanello. 

L'Inter si era già mossa con largo anticipo: finita la quarantena per essere venuti a contatto con Rugani, il club aveva liberato i propri tesserati prima di richiamarli in vista della ripresa degli allenamenti, fissata per tutti al 4 maggio. Molti giocatori dell'Atalanta, invece, sono rimasti direttamente a Bergamo, la città più martoriata dal Coronavirus: il club in queste settimane ha fornito ad alcuni giocatori i beni di prima necessità, così da non costringerli ad uscire. I tifosi della squadra non vogliono però che la Serie A riprenda, come scritto nero su bianco qualche giorno fa dal capo ultras della squadra, Claudio Galimberti: «Bergamo e la sua gente vengono prima della nostra squadra. Presidente Percassi, questa unica e già storica strage cittadina merita una decisione altrettanto unica e storica. Mi viene spontaneo pensare sia possibile che per l'Atalanta il campionato finisca qua». 

Chi non vuole tornare in campo è il presidente del Brescia, Massimo Cellino: «Piuttosto schiero la Primavera», la recente provocazione del presidente delle Rondinelle. I suoi giocatori, per essere a norma con il protocollo della Figc, dovranno vivere per tre settimane in un albergo visto che il centro sportivo San FilippO non ha le camere per ospitarli. 

Nessun problema per Milanello e Zingonia, per Appiano Gentile invece l'Inter potrebbe spostare lo staff di Conte in un hotel: la ristrutturazione della foresteria non è ancora completata e c'è spazio solo per i giocatori. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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