Scommesse sospette, due match della Primavera sotto la lente
Non ci sono indagini avviate dalla Procura federale. Al momento solo un intervento - tempestivo e additato da più parti come esemplare - della società. Ma certo non è passato inosservato un flusso di scommesse decisamente anomalo, specie per un campionato Primavera.
E' quello che riguarda in particolare due partite del Brescia Calcio: precisamente, Napoli-Brescia e Brescia-Milan, disputate rispettivamente, la prima l'11 febbraio (0-2 il risultato finale) e il 17 febbraio (0-3). Sono state registrate puntate sino a 20mila euro per singolo bookmaker, quanto basta - al cofronto delle poche decine di euro di solito giocate - a destare le attenzioni. Stesse anomalie anche su una terza gara, in questo caso Chievo-Avellino del 21 febbraio.
Il timore è che chi cerca di far soldi avvelenando i campionati stia provando ad espandersi, a livello nazionale, ampliando il proprio giro anche a quelli della Primavera, facendo leva magari sulle debolezze degli atleti più giovani.
Una circostanza che i vertici della società di via Bazoli hanno voluto concorrere a scongiurare in fretta. L'ad del Brescia Calcio, Rinaldo Sagramola, che non ha dubbi sulla lealtà dei suoi ragazzi, non ha però preso sotto gamba la cosa e chiesto a staff tecnico e collaboratori di organizzare un incontro tra Federbet e la squadra. Un modo per sensibilizzare i giovani e al contempo per ribadire la trasparenza della società.
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