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Salvataggio del Brescia, addio definitivo di Bonometti

Il leader di Omr e Aib: grazie, ma i miei impegni mi impediscono di assumere altre responsabilità. Oggi nuovi incontri, il tempo stringe.
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Gli ultrà si sono radunati martedì sera davanti all’Omr con cori, striscioni e applausi, al termine di una giornata di trattative frenetiche. Ma Marco Bonometti si smarca definitivamente dal salvataggio del Brescia Calcio. Dopo l’avvio della cordata, la rottura con Corioni e i nuovi tentativi di mediazione di ieri, il presidente di Omr e Aib si chiama fuori dall’operazione salva rondinelle.
 
«Marco Bonometti - si legge nella nota - ringraziando i tifosi per le numerose attestazioni di stima e di fiducia ricevute in questi giorni, conferma di non essere assolutamente disponibile ad una qualsiasi forma di coinvolgimento personale nel Brescia Calcio».
 
Stop, fine della corsa. «Il mio impegno - prosegue il presidente di OMR - è stato unicamente quello di tentare di trovare soluzione ad una vicenda sportiva (quella del Brescia Calcio) che non può interrompersi. Prioritari impegni di lavoro ed istituzionali mi impediscono di assumere qualsiasi altra responsabilità che non sia quella delle mie aziende e delle persone che in esse lavorano».
 
Resta da capire se il lavoro di coordinamento istituzionale portato avanti ancora ieri assieme al sindaco Del Bono per un eventuale intervento di imprenditori a favore del Brescia potrà in qualche modo proseguire. «Chiedo infine che il mio nome non venga utilizzato per strumentalizzazioni alle quali non mi sono mai prestato, né mi presterò in futuro - conclude Bonometti -. Il mio impegno è pertanto esaurito».
 
A questo punto, chiusa la parentesi John Gaethe Visendi (l'ennesima meteora degli ultimi anni, nonostante le premesse e le rassicurazioni) e in assenza di un progetto a lungo termine per il dopo Corioni, resta prioritario l’obiettivo dell’iscrizione alla serie B.
 
A cui sta lavorando, tra gli altri, l’imprenditore lumezzanese Livio Cavagna, tra i creditori del Brescia Calcio, e in cui non manca il supporto istituzionale della Loggia, impegnata a cucire i rapporti tra le parti in causa. Un lavoro, quello di Cavagna e di altri interlocutori come il fondo Arpe, legato comunque al ruolo di Ubi Banca, principale creditrice del Brescia.
 
Oggi proseguono gli incontri, con la Loggia crocevia dell'operazione salva rondinelle, mentre la scadenza si avvicina sempre più: il 15 luglio deve avvenire l’iscrizione in serie B, entro quella data vanno trovati i fondi necessari, circa 4 milioni. Altrimenti le rondinelle rischiano di riprendere il loro volo dai Dilettanti. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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