Rugby Rovato: ripresa degli allenamenti con 4 Seniores
I riflettori dello stadio Pagani si sono riaccesi ieri per la ripresa degli allenamenti dopo giorni di decisioni, polemiche e clamorose prese di posizione. Il clima è forzatamente calmo, nonostante la frattura profonda che ha flagellato il Rugby Rovato. In campo 4 uomini fedelissimi - tre su quattro sono giocatori storicamente provenienti dal vivaio - della prima squadra: Dejan Blagojevic, Andrea Manenti, Marco Galli e Lorenzo Bandera. Sono coloro che non hanno firmato la lettera che ha sancito la «rivolta» dei seniores, dopo la decisione della dirigenza di rimuovere - in corsa e in fase assolutamente vincente - l’allenatore Daniele Porrino.
Gruppo
Accanto alla sparuta rappresentanza dei Seniores, la Cadetta e l’Under 19, che fanno pacchetto di mischia con lo staff tecnico quasi al completo e parte della dirigenza. Paul Griffen, il nuovo coach, parla brevemente ai giocatori. Dice che i ragazzi dovranno capire il suo linguaggio. E invita tutti all’impegno. Sorvola su qualsiasi nodo.
A bordo campo arrivano, per un’occhiata, anche alcuni Seniores del gruppo dei trenta che hanno deciso di non scendere in campo e si collocano nell’area-pubblico.
La situazione
Per la prima squadra resta più che mai tesa; la partita si gioca effettivamente ed esclusivamente fuori dal campo. L’unico a pronunciarsi è il nuovo direttore sportivo, Francesco Filippini, che dichiara: «Griffen ha allenato stasera (ieri, ndr) i ragazzi della Seniores che sono voluti venire al campo, in un allenamento assieme a cadetta e U19. Questi giorni servono per ripartire e poi faremo il punto della situazione. Non chiudiamo la porta a nessuno per partito preso». La speranza della dirigenza è che qualche giocatore torni sui propri passi. Si fa intendere che la porta resta aperta, per un po’. E tutto potrebbe essere dimenticato.La società, dopo aver ribadito la scelta di ripartire da Griffen, non rilascia al momento nuove dichiarazioni. Lo stesso ex giocatore della Nazionale, celebre tanto per la sua abilità da giocatore quanto per i suoi caratteristici basettoni, preferisce non parlare alla stampa fintanto che la questione non sarà risolta all’interno del club.
I 30 giocatori, in coerenza con quanto dichiarato fino ad oggi hanno preferito non allenarsi con il gruppo, dopo che il club ha negato loro la richiesta di ripartire solo e soltanto con lo staff tecnico che aveva guidato fino a dicembre la formazione al primo posto in classifica in serie B. Gli stessi giocatori stanno inoltre attendendo che la società risponda alla richiesta di «nulla osta» formulata dalla stessa maggioranza della prima squadra che consente agli atleti di trovare altre soluzioni, senza il vincolo che li terrebbe legati per quasi due anni al club rossoblù, in squadre del territorio. Prove di normalità a Rovato, ma il rugby resta ancora lontano.
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