Rugby Rovato: il sindaco Belotti chiede più chiarezza

È una lettera al vetriolo quella indirizzata dal sindaco di Rovato Tiziano Belotti alla dirigenza del Rugby Rovato. Il primo cittadino si stringe in mischia assieme ai «ribelli». Una posizione ferma che acuisce così la crisi, in casa del Condor rossoblù, esplosa con il licenziamento di coach Daniele Porrino, ma latente da mesi. «Provo un grande senso di vergogna e penoso sconcerto per quello che sta succedendo - scrive il sindaco -. Qui si vuole impedire, attraverso artifizi interpretativi e sbarramenti economici e pregiudiziali, la libera e sincera e sana partecipazione dei giovani atleti e delle giovani atlete alla vita della Associazione Rugby Rovato», scrive il sindaco sulla sua pagina Facebook.

Belotti risponde così all’esposto inviato nei giorni scorsi al Municipio da trenta tesserati, i quali lamentavano proprio la scarsa democraticità nel processo decisionale del club rossoblù. Il primo cittadino ha quindi esortato il direttivo ad associare «tutti gli atleti e volontari che ne faranno richiesta, e di procedere successivamente alla convocazione di una assemblea dei soci che dovrà eleggere democraticamente un suo organo di governo e discuterne le strategie gestionali». Mercoledì sera un consiglio straordinario è stato convocato dal presidente Pierangelo Merlini, per un confronto su una situazione che pare divenire di giorno in giorno più incandescente.

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Il campionato, infatti, bussa – si riparte domenica 20 – ma sono solo 4 i giocatori della seniores a disposizione. Altri trenta restano per ora al palo. Una quindicina hanno ricevuto il nulla-osta con tanto di esilio dai campi (mandando su tutte le furie il sindaco Belotti il quale ricorda che le strutture non sono proprietà del club ma sono date in gestione dal Comune). Si pensa però di trovare una via di pace per Rovato. Il club capolista di B ora è atteso alla prova più difficile, capire quale sarà il futuro in una situazione che resta comunque ingarbugliata.