Rugby Rovato: giocatori irremovibili, via pure lo sponsor
«Paul Griffen è un uomo di sport. Spero si renda conto di non potere essere, in questo momento, una soluzione per il Rugby Rovato ma un pezzo del problema. Tragga le sue conclusioni». Così l’avvocato (ed ex sindaco) Gianbattista Scalvi, «genitore di quattro ragazzi passati da quei campi di rugby e tesserato da sempre dell’Asd, anche se ho scoperto negli ultimi mesi non valere niente, visto che le decisioni le prenderebbero solo i soci. La società apra subito le iscrizioni ai nuovi associati, faccia un’assemblea e riprenda un cammino, partecipato e democratico, come si prevede per una Asd».
Si può riassumere così la lunga e appassionata assemblea – tre ore – che ha radunato un centinaio abbondante di atleti, genitori, tesserati, accompagnatori, allenatori e sostenitori del Rugby Rovato. Una chiamata partita da un gruppo di appassionati, per «salvare – ha spiegato Domenico «Dome» Zanni, 40 anni dentro il club – un progetto sportivo e sociale che stava andando molto bene. La nostra paura è che il rugby, a Rovato, stia morendo». All’appello di Zanni e di altri «veci» hanno risposto varie componenti della galassia bianco-rossoblù, a partire dagli «Old», con il presidente Lino Loda, fino alla prima squadra.
A parlare per tutti il capitano, Omar Mambretti: «Non c’è alcun ammutinamento, ma 30 ragazzi su 34 che giocano gratis e non hanno voglia di farsi mettere in piedi in testa ancora una volta. Abbiamo provato a fare un passo verso la società, chiedendo di riavere lo storico staff e non Daniele Porrino: capiamo che sia diritto della società cambiare l’allenatore. Ma lo staff? Ci hanno detto di no». In sala anche il cavalier Osvaldo Bosetti, main sponsor con la sua Nordival: «Ex sponsor – ha specificato Bosetti -. Un mese fa ho inviato una Pec per comunicare il mio passo indietro. Non mi hanno nemmeno risposto.Sono arrivato 4 anni fa per fiducia verso Daniele Porrino e un progetto sportivo e sociale, non per questa dirigenza». All’incontro erano stati invitati – senza esito - anche Comune e società. L’assenza «non significa che il club intenda astenersi da qualsiasi tipo di confronto: da ex giocatori di rugby - recita una nota ufficiale - riconosciamo che il confronto è l’essenza stessa dello sport che abbiamo scelto. Siamo aperti al dialogo». Intanto a fine mese sarà anche tempo di riprendere il campionato di serie B.
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