Orgoglio Transvecta: con il Valorugby prova convincente
Il Calvisano è vivo. Eccome. Nell’anticipo di ieri sera i gialloneri hanno fatto deragliare il treno del Valorugby, fresco vincitore del Petrarca, con una prestazione orgogliosa e solida. Il Transvecta era reduce da due settimane di passione, innescate dallo sciagurato pareggio di Coppa Italia con le Fiamme Oro, poi reso più amaro da un focolaio di Covid che ha costretto mezza squadra in quarantena.
La sosta evidentemente ha caricato a dovere la squadra di Guidi che finalmente è riuscita a mettere insieme due tempi come si deve: nel primo, possesso e superiorità territoriale, nel secondo una difesa feroce.
Cronaca
Nei primi 40’, la pressione palla in mano del Calvisano ha costretto il Valorugby a una difesa sempre più affannosa il cui esito sono stato i due inevitabili cartellini i gialli comminati dall’arbitro ai reggiani intorno alla mezzora, prima a Amenta e poi a Antl. La superiorità numerica ha regalato ai padroni di casa 17 punti, con la meta di Albanese-Ginammi, bravo a schiacciare sotto i pali, in mezzo a una selva di avanti, la seconda con Van Zyl al largo nel periodo in cui gli emiliani erano ridotti in tredici.
Il primo tempo della squadra di Guidi è stato suntuoso, con almeno un paio di occasioni sprecate per piccoli errori e precipitazione: un pallone sfuggito a Izekor, dopo splendido assist di Albanese, la seconda quando il Tmo ha pescato un’infrazione nel mezzo di un avanzamento devastante degli avanti, la cui spinta aveva scaraventato il pacchetto del Valorugby indietro per più di venti metri. Nel secondo tempo, sotto gli occhi dell’ex coach azzurro Jacques Brunel, il Valorugby è partito all’assalto costringendo il Transvecta a una difesa arrembante.
Vunisa, Izekor e Ragusi si sono messi in evidenza per alcuni placcaggi spettacolari, poi è salita in cattedra la mischia con una serie di spinte che hanno messo in grave difficoltà la prima linea avversaria e guadagnato tre o quattro calci di punizione decisivi per allentare la pressione degli ospiti. Nei dieci minuti di inferiorità per il «giallo» a Hugo, il Calvisano non ha concesso nemmeno un punto.
Il rientro di Ortis, dopo quattro mesi, ha dato sostanza e sicurezza alla touche, Mazza ha fatto lo stesso in mezzo al campo e Albanese, dietro agli avanti, ha avuto alcuni guizzi molto interessanti. Tra 15 giorni lo scontro diretto con il Colorno dirà se il Transvecta è guarito del tutto e se può guardare avanti con legittime ambizioni.
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