Rugby, il Mondiale Under 20 torna a Calvisano dopo dieci anni

A dieci anni di distanza la Coppa del Mondo di rugby Under 20 torna a Calvisano, che già ospitò al San Michele alcune partite dell’edizione del 2015, vinta dalla Nuova Zelanda. Le squadre partecipanti saranno 12, in rappresentanza di quattro continenti e divise in tre gironi: Inghilterra (campione in carica), Australia, Sudafrica e Scozia (Pool A); Francia, Argentina, Galles e Spagna (Pool B) e Nuova Zelanda, Irlanda, Georgia e Italia (Pool D).
I migliori talenti
Si tratta insomma del meglio del rugby mondiale, con più di un atleta di fatto già pronto per fare il salto al livello seniores: domani, al Principality Stadium di Cardiff, l’Inghilterra lancerà nel Sei Nazioni la terza linea Henry Pollock, classe 2005, che nelle scorse settimane è stato il capitano della formazione U20 inglese, mentre il numero 10 Finn Smith, titolare nella formazione della rosa domenica a Twickenham contro l’Italia, e autore di 12 punti nel match che ha visto l’Inghilterra prevalere sugli azzurri 42-24, nel 2022 fu protagonista delle Summer Series U20 disputate tra Treviso e Verona, insieme al poderoso flanker Cunningham-South anche lui in campo fra gli adulti in questo Sei Nazioni.
Impianti e programma

Trentadue le partite in programma, tre le sedi coinvolte oltre al San Michele: il Battaglini di Rovigo che ospiterà anche la finale per il primo posto, il Payanini Center di Verona e lo Zaffanella di Viadana. Il 29 giugno, Calvisano sarà teatro di tre incontri della prima giornata: Australia-Sudafrica (alle 15.30), Irlanda-Georgia (alle 18) e, alle 20.30, del debutto degli Azzurri contro i Baby Blacks neozelandesi, sei volte campioni del mondo. Successivamente, la competizione tornerà a Calvisano mercoledì 9 luglio per tre partite del III turno: Sudafrica-Scozia, Nuova Zelanda-Irlanda e, alle 20.30, Italia-Georgia. I play off si disputeranno il 14 luglio a Verona e Viadana, mentre saranno il San Michele e il Battaglini a ospitare, il 19 luglio, ciascuno tre finali, con quella che assegnerà il titolo in programma alle 20.30 nel capoluogo del Polesine.
Riconoscimento
«La scelta delle sedi di questo World Rugby U20 Championship è un riconoscimento per coloro che hanno investito in strutture e impianti – dice Paolo Vaccari, vicepresidente vicario della Federugby – che restano una delle priorità per il nostro movimento. Verona, Viadana e Calvisano sono tra le pochissime sedi in Italia a disporre di stadi degni di una competizione internazionale. Rovigo ha dalla sua, oltre al Battaglini, una tradizione rugbistica senza eguali. Calvisano deve anche ringraziare chi c’è stato prima e avuto la lungimiranza di realizzare un centro che fa invidia a molti e che dopo dieci anni è chiamato di nuovo a ospitare il Mondiale U20».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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