Rugby Calvisano, Vaccari: «Dopo 5 anni d'oro, è ora di lasciare»

Un lustro dorato - tre scudetti, una coppa Italia, una Coppa Intercontinentale - racchiude l’epopea dell’incredibile Calvisano targato Alessandro Vaccari, il presidente giallonero, classe 1969, alla guida del club dal 2014, il quale non nasconde la grande soddisfazione per il raggiungimento del traguardo del settimo scudetto, che all’inizio della stagione pareva lontano lontano.
«Questa vittoria è il giusto coronamento di una fantastica stagione, iniziata tra tante difficoltà - spiega il presidente del Calvisano - ; proprio le difficoltà, però, ci hanno portato a doverci confrontare tra di noi per risolvere i problemi. Dopo quattro partite perse era necessario fermarsi un attimo e riflettere. Così abbiamo fatto, siamo riusciti a ricompattarci e da quel momento in poi è cominciata la nostra marcia inesorabile. Da lì non ci ha più fermato nessuno ed abbiamo prima raggiunto e poi conquistato la finale».
Che il Calvisano potesse farcela, il presidente ben lo sapeva e, nonostante lo scontro con il Rovigo fosse altamente rischioso, i gialloneri sono giunti all’incontro finale sospinti da un entusiasmo che ha fatto vibrare l’intero stadio calvisanese. «È stata la grinta la chiave del match e di quest’anno - spiega -; Rovigo pensava di venire a dominarci, ma ha trovato un muro. Abbiamo dimostrato di avere una difesa splendida, reattiva e grintosa che ha respinto praticamente ogni attacco. È chiaro che questa situazione ha lentamente incrinato le certezze degli avversari, che nel secondo tempo sono calati consentendoci di fare punti su punti».
Tanta gioia per un traguardo luminoso che Alessandro Vaccari vuol condividere, innanzitutto, con la sua famiglia: «Devo dire grazie ai miei figli e a mia moglie. Quando dedichi tanto tempo e tante energia a qualcosa, evidentemente le togli poi ad altro, e loro mi hanno sopportato e supportato in questi cinque anni meravigliosi». È tempo di bilanci per Alessandro Vaccari, molto probabilmente all’ultimo anno da presidente giallonero: «Per il momento posso dire che molto probabilmente dalla prossima stagione ci sarà qualcun altro alla guida della società. Vedremo in queste settimane quali saranno le scelte societarie. Qui a Calvisano ho realizzato un sogno: fare 5 anni e vincere tre scudetti e tutto il resto non può che essere definito un sogno».
Non è un sogno, ma splendida concretezza, lo spettacolo sia in campo che sugli spalti, accolto con piacere manifesto dal numero 1 della federazione, il calvisanese Alfredo Gavazzi. «È’ stata una bellissima finale - commenta il massimo dirigente federale -, combattuta con grande correttezza e disputata, in una meravigliosa cornice di pubblico che ha dimostrato una grande maturità. Io sono convinto, e lo dico da tempo, che progressivamente il campionato di Eeccellenza sta crescendo e migliorando; stanno emergendo tanti bravi giocatori e questa finale è stata una vetrina per tanti giovani e per il nostro sport».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato