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Roland Garros: finale Nadal-Djokovic, sfida infinita

La partita di domani sarà il nono incontro tra i due per la conquista di un torneo dello slam, romperà l'equilibrio in atto di 4 vittorie a testa
  • Nadal e Djokovic in finale al Roland Garros
    Nadal e Djokovic in finale al Roland Garros
  • Nadal e Djokovic in finale al Roland Garros
    Nadal e Djokovic in finale al Roland Garros
  • Nadal e Djokovic in finale al Roland Garros
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    Nadal e Djokovic in finale al Roland Garros
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La terra di Parigi è il suo regno, ormai dal lontano 2005, e Rafa Nadal anche in questo complicato e doloroso 2020 si presenta puntuale in finale, per cercare di aggiudicarsi il titolo per la tredicesima volta in carriera. A cercare di fermarlo sarà il n.1 al mondo, Novak Djokovic, in una sfida che sarà la nona tra i due campioni per la conquista di un torneo dello slam - la terza a Parigi - e quella che romperà l'equilibrio in atto di quattro vittorie a testa.

Nel suo tragitto verso il match decisivo, Nadal ha fatto percorso netto, vincendo 3-0 su tutti i sei avversari che ha avuto di fronte, tra i quali gli italiani Stefano Travaglia e Jannik Sinner. Uguale sorte il 34enne spagnolo ha riservato ieri al combattivo argentino Diego Schwartzman. Il giocatore che lo aveva battuto ai quarti a Roma è stato piegato 6-3, 6-3, 7-6 e così Nadal tiene fermo a 27 il numero di set persi nei suoi 101 match disputati al Roland Garros, 99 dei quali vinti. 

Djokovic, sceso in campo più tardi, si è imposto 3-2 (6-3, 6-2, 5-7, 4-6, 6-1) contro il greco Stefanos Tritsipas, n.6 al mondo, che sull'orlo del baratro, era sotto 2-0, è riuscito a riportare il match sul 2-2 prima di cedere di schianto nella partita decisiva.

Il match di domani vedrà di fronte due giocatori in ottima forma e che si conoscono ormai a memoria, magari col serbo appena più provato per la lunga lotta con Tsitsipas ma anche galvanizzato dalla quinta finale sulla terra parigina e dalla possibilità di battere finalmente il rivale dopo due sconfitte nel match decisivo. Ogni volta che è arrivato in finale a Parigi, Nadal ha invece conquistato il trofeo. È accaduto 12 volte finora e dal 2005 ha mancato l'appuntamento solo tre volte, quando si sono imposti Roger Federer (2009), Stan Wawrinka 2015) e Novak Djokovic (2016).

Vincendo domenica, eguaglierebbe il record di venti trofei del Grande Slam detenuto da Federer, mentre se a imporsi fosse il serbo porterebbe a 18 gli slam nella sua bacheca. Il torneo spostato di mesi, nel freddo della Parigi autunnale, sembrava essere meno favorevole per due giocatori non più giovanissimi, ma neanche questo fattore li ha fermati.

«Per me è incredibile giocare ancora una volta la finale al Roland Garros», ha detto visibilmente emozionato lo spagnolo dopo le tre ore di match con l'argentino, il quale con molti errori non forzati (48) ha un po' facilitato il suo compito. Solo nel terzo set la sfida si è accesa, ma Nadal è riuscito a portarsi sul 6-6 per poi vincere 7-0 il tie break.

«Nel terzo set ho commesso qualche errore e lui ha giocato bene - ha ammesso Nadal -. Sta migliorando ogni volta, a Roma mi ha battuto (era la prima volta in nove incontri, ndr) ma stavolta mi è andata bene e sono molto contento».

Oggi è in programma la finale femminile, un match tra giovani leonesse che vedrà di fronte la 19enne polacca Iga Swiatek e la 21enne statunitense Sofia Kenin (21 anni). Per quest'ultima è la seconda finale Slam dopo quella che vinse agli Australian Open a gennaio, ma il primo sulla terra battuta. La Swiatek rincorre un sogno: essere la prima polacca a vincere un titolo di singolare. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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