Presentazioni in casa Brescia: ecco Palacio e Moreo
Giornata di presentazioni in casa Brescia: quelle degli attaccanti Rodrigo Palacio e Stefano Moreo.
«Mi piace e mi diverto ancora a stare sul campo e per questo sono qui». Si presenta così Rodrigo Palacio, che racconta: «Inzaghi mi ha chiamato, io gli avevo detto di aspettare un po' perché avevo altre offerte e dovevo pensarci bene. Ho scelto il Brescia perché ho capito che si poteva fare bene e poi anche per il fatto che di qui sono passati tanti giocatori».
Per Palacio, che a 40 anni ha ancora voglia da vendere, «conta moltissimo la testa e anche l'intelligenza calcistica a questa età... Sono nello spogliatoio con ragazzi di 20 anni, le dinamiche sono molto cambiate ma io mi sento giovane, per cui sono io che mi adatto a loro». Palacio ha vinto scudetti e coppe, ma qualche rimpianto di carriera c'è? «Sicuramente mi è dispiaciuto non vincere con l'Inter, ma non era una squadra per vincere quella. Sono comunque contento della mia carriera. Ora sono qui e penso che siamo una squadra competitiva sulla quale voglio concentrarmi».
Stefano Moreo, attaccante che arriva dall'Empoli, è un fedelissimo di Inzaghi: «Sicuramente la sua chiamata - dice - ha fatto tanto. Avrei voluto restare in serie A, non ho potuto e quando è arrivata questa occasione non ci ho pensato due volte. Perché so che dove c'è mister Pippo, ci sono i presupposti per fare bene». In attacco: «Posso girare tutti i ruoli e cerco di adattarmi, io preferisco fare la punta in un attacco a due, ma ovunque mi mette Inzaghi sa che io do il 100%».
La presentazione di Rodrigo Palacio e Stefano Moreo
La presentazione di Rodrigo Palacio e Stefano Moreo
La presentazione di Rodrigo Palacio e Stefano Moreo
La presentazione di Rodrigo Palacio e Stefano Moreo
La presentazione di Rodrigo Palacio e Stefano Moreo
La presentazione di Rodrigo Palacio e Stefano Moreo
La presentazione di Rodrigo Palacio e Stefano Moreo
Moreo ha un curriculum da vincente: «La cosa che fa tutto è il gruppo e ho già notato che qui c'è. Il mister sa come gestirlo, tiene molto a questo aspetto. Anche a Terni si è visto che chi è entrato ha fatto di tutto per dare il massimo. Questa è una squadra molto giovane, mi sento più grande di tutti e di certo mi si chiede anche di dare qualche consiglio. Quanto al campo, mi aspetto qualche numero in più da un punto di vista realizzativo».
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