Prandelli: «Orzinuovi distrutta dal virus, ho perso tanti amici»
Da almeno un mese ha qualcosa in testa che gli batte forte e che diventa una fitta che arriva dritta al cuore. Non c’è mattina in cui Cesare Prandelli non si alzi già segnato dal dolore che deriva dalla sofferenza che sta provando a distanza, ma non per questo attenuata, sentendo e vedendo quello che sta succedendo nella sua Orzinuovi, nella sua Brescia, in Italia.
Dalla casa di Firenze, l’ex ct dell’Italia, già allenatore di Atalanta, Lecce, Verona, Venezia, Parma, Roma, Fiorentina, Galatasaray, Valencia, Al-Nasr e Genoa, prima ancora giocatore di Cremonese, Atalanta e Juventus, accetta di raccontare al Giornale di Brescia il dramma e l’angoscia che il coronavirus ha fatto entrare nelle case di tutti noi.
Buongiorno Prandelli, come sta? «Sono a Firenze, ma fino a due giorni prima che scoppiasse il tutto ero ad Orzinuovi e se non avessi avuto due appuntamenti in Toscana, da dove poi non ho più potuto muovermi per i giusti divieti che sono stati imposti dal Governo, probabilmente sarei ancora nel mio paese d’origine». Orzinuovi è alle prese con giorni...
Leggi l'intervista integrale sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, giovedì 26 marzo, scaricabile anche in formato digitale
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